Home C'era una volta Frank Tiberi, il sassofonista cui Herman affidò la sua band

Frank Tiberi, il sassofonista cui Herman affidò la sua band

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Il 4 dicembre 1928 nasce a Camden, nel New Jersey, il sassofonista Frank Tiberi, l’uomo cui Woody Herman affidò la sua orchestra.

L’incontro con Herman

Dopo aver suonato da ragazzo nelle marching street bands prende lezioni di clarinetto privatamente e impara a suonare il sassofono e il flauto da autodidatta. All’età di tredici anni inizia a esibirsi nei club locali e quattro anni dopo incontra il sassofonista tenore e capo-orchestra Bob Chester. Durante gli anni Cinquanta viene ingaggiato nel quintetto di Benny Goodman. Suona poi con Urbie Green, Dizzy Gillespie e prende parte a vari show televisivi. Lavora anche alla realizzazione di colonne sonore per il cinema. Nel 1969 entra a far parte dell’orchestra di Woody Herman, come leader della sezione dei sassofoni, che guida con grande maestria e abilità tanto da divenire il suo punto di forza.

L’esperienza al fagotto

Con Herman partecipa ai festival di Newport, Monterey, Tokyo, Concord e Montreux. Woody Herman poco prima della sua morte lo sceglie come suo successore e a partire dal 1987 Tiberi guida l’orchestra che porta il nome di Herman. Influenzato da Charlie Parker, Lester Young e, per certi aspetti, anche da John Coltrane, Frank Tiberi oltre che un eccellente sassofonista è considerato uno dei più efficaci solisti di fagotto, strumento che ha studiato in gioventù sotto la guida di Sol Schoenbach.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".