Il 28 aprile 1910 nasce a Detroit, nel Michigan, il chitarrista Everett Barksdale, considerato uno dei protagonisti del jazz dell’età di mezzo.
Tra grandi e piccole orchestre
Le prime esperienze di musicista di Everett Barksdale risalgono alla fine degli anni Venti, quando suona la chitarra e, all’occorrenza il sax contralto e il contrabbasso, per accompagnare le alunne di piccole scuole private di danza di Detroit. Trasferitosi a Chicago, viene assunto nell’orchestra di Erskine Tate. Passa poi nel gruppo di Eddie South, col quale rimane per la maggior parte degli anni Trenta. All’inizio degli anni Quaranta, entra nell’orchestra di Benny Carter e poi suona con Herman Chittison incidendo parecchi dischi. Suona anche con Leon Abbey e con varie orchestre radiofoniche di varietà.
Con Art Tatum
La sua fama resta però legata soprattutto al periodo tra il 1949 e il 1956 trascorso nel trio di Art Tatum. Una delle sue migliori incisioni, Just one of those things è appunto con Tatum. Barksdale suona anche per qualche tempo con il gruppo vocale degli Inkspots, prima di dedicarsi esclusivamente al lavoro per la radio, la televisione e gli studi di registrazione. Chitarrista versatile, ha all’attivo anche dischi con Sidney Bechet, Chris Connor, Al Hirt, Lena Horne, Sammy Davis jr. e altri. Formatosi alla scuola dei musicisti di New Orleans, ha elaborato uno stile semplice adatto ai piccoli gruppi. Barksdale si ritira dalle esibizioni attive negli anni Settanta e si trasferisce in California. Muore a Inglewood, in California, il 29 gennaio 1986.