Il 1° settembre 1977 muore Ethel Waters, una delle cantanti e attrici più amate della dal pubblico statunitense nella prima metà del Novecento.
Il successo a New York
Nata a Chester, in Pennsylvania, il 31 ottobre 1896 vive un’infanzia infelice e tormentata. Da adolescente si guadagna da vivere facendo la donna delle pulizie e l’inserviente in locali malfamati del suo quartiere. Poco più che sedicenne viene notata da alcuni impresari di vaudeville, che la scritturano per una serie di spettacoli. Si esibisce a Filadelfia, a Baltimora e infine a New York, diventa popolarissima. Grazie alle sue doti canore e alla disinvoltura con cui si muove in palcoscenico diventa presto una vedette del varietà e un’acclamata interprete di riviste musicali di Harlem e di New York. Negli anni Quaranta è tra le massime attrazioni dei night club di moda di New York. Anche la televisione si accorge di lei e la offre numerosi spazi. Nel 1964, colpita da un infarto abbandona sostanzialmente le scene salvo alcune apparizioni televisive e qualche partecipazione film per il grande schermo.
Caratteristiche speciali
Ethel incide molti dischi per le più svariate etichette, accompagnata da importanti orchestre, tra cui quelle di Duke Ellington e Benny Goodman. Non la si può considerare una cantante di blues nella classica accezione del termine. La sua voce poderosa, dallo splendido timbro e dalla eccezionale duttilità, non possiede la qualità drammatica delle grandi blues singers. È invece un’ottima interprete di brani di qualità che arricchisce con suggestive colorazioni blues. In questa area collaterale del jazz non ha rivali, se si eccettua forse Mildred Bailey.