Home C'era una volta Ernie Watts, un sax curioso ed eclettico

Ernie Watts, un sax curioso ed eclettico

SHARE

Il 23 ottobre 1945 nasce a Norfolk, in Virginia,, il sassofonista Ernie Watts. Il suo vero nome è Ernest James Watts. Cresciuto a Detroit, dove la famiglia si è trasferita nel 1947, e successivamente a Wilmington, nel Delaware, si avvicina alla musica dopo aver frequentato le scuole primarie.

Scoperto da Buddy Rich

Una borsa di studio gli consente di frequentare, tra il 1964 ed il 1966, la prestigiosa Berklee School of Music nella quale viene notato da Buddy Rich che lo scrittura. Fra il 1966 e il 1968 suona quasi esclusivamente nell’orchestra di Rich. Stabilitosi a Los Angeles, lavorato poi con Gerald Wilson, Toshiko Akiyoshi, Wayne Henderson, prima di entrare nel settetto di Oliver Nelson, con il quale compie anche  una tournée in Africa. Con l’orchestra di Nelson partecipa anche alla registrazione di un disco di Thelonious Monk.

Nuovi orizzonti

Alla fine degli anni Sessanta inizia anche a  pubblicare alcuni dischi sotto il proprio nome. Negli anni Settanta si apre a nuovi orizzonti, pur senza tradire mai la sua impostazione originaria. Tra le esperienze più significative ci sono quella con il Quartet West di Charlie Haden e la partecipazione ad alcuni concerti con i Rolling Stones. Suona anche nell’album The Grand Wazoo di Frank Zappa. Nel 2008, il suo album Analog Man vince l’Independent Music Award per il miglior album jazz.

 

Previous article#roadtogreen: da vecchi scontrini un abito alla moda
Next articleCon il “Treno Natura” alla corte del Diamante Bianco
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".