Home C'era una volta Erling Kroner, il trombone danese

Erling Kroner, il trombone danese

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Il 16 aprile 1943 nasce a Copenaghen il trombonista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra Earling Kroner.

Un vagabondo musicale

Instancabile vagabondo musicale Kroner si fa conoscere dagli appassionati di jazz tra il 1961 e il 1962 suonando il trombone in Germania, con i Dixieland Stompers, in Scozia con il Jack Diff’s Jazztet e quindi in Inghilterra con la Ken Sims Vintage Jazzband. Nel 1964 inizia  a mettersi in proprio dando vita a vari gruppi di musica d’avanguardia pur non rinunciando a suonare, tra gli altri, con Ruswell Rudd e John Tchicai. Tra il 1966 e il 1967 si esibisce con un gruppo di soul & blues nonché con il settetto di Ole Matthiessen. Nel 1969 si esibisce con George Russell nell’apprezzata Electronic Sonata for Souls Loved by Nature. Tra il 1969 e il 1970 frequenta la Berklee School of Music di Boston negli Stati Uniti e nel 1970 incide il suo primo album con un quintetto danese-americano.

Tra tour, dischi e premi

Dal 1971 al 1973 Kroner dirige la big band della Radio danese e un proprio gruppo di dieci elementi che lui chiama E.K. Folk-Dance Organization. Dopo Lone rider, un album con il trombonista Torolf Malgaard, torna negli Stati Uniti e dal 1973 al 1974 è a Berklee dove prende lezioni da Herb Pomeroy. Tra il 1974 e il 1978 scrive, dirige e suona moltissimo come solista, sia con il gruppo jazz della Radio danese, sia con la big band della Norddeutsche Rundfunk. Con il gruppo di Lasse Beijbom effettua varie tournée in Polonia e in Svezia. Nel 1979 vince anche il premio Ben Webster e nel 1980 suona con la Ernie Wilkins Almost Big Band, con la quale incide anche un album nel 1981. Muore il 2 marzo 2011.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".