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Energie rinnovabili: cosa sapere?

Energie rinnovabili, cosa sapere?

Sono ormai anni che si sente parlare di energie rinnovabili come una delle possibili soluzioni alla situazione climatica mondiale. Anche se in molti continuano a sostenere che prima vadano esaurite le fonti di energia esauribili (e più inquinanti), sono già tante le compagnie di luce e gas che scelgono di offrire ai loro clienti opzioni più sostenibili, che sfruttano le fonti di energia rinnovabili.  Ma quali sono queste fonti? E come funzionano? Ecco cosa occorre sapere sulle energie rinnovabili.

Quali tipi di energia rinnovabile esistono

È detta energia rinnovabile tutta quell’energia prodotta attraverso l’utilizzo di fonti che provengono dal mondo naturale, e che si “rinnovano”, ovvero non si possono mai consumare del tutto. Le fonti di energia rinnovabile, quindi, si rigenerano e non possono esaurirsi. Se si sceglie di affidarsi a questo tipo di energia per alimentare casa propria, è bene adoperare un comparatore tariffe per scoprire le offerte che meglio si adattino alla propria decisione e che permettano anche un certo risparmio. Detto questo, occorre vedere quali sono le fonti rinnovabili. Tra queste si possono elencare:

Situazione energie rinnovabili in Italia

È possibile fare una scelta più sostenibile in Italia al giorno d’oggi? Si può dire di sì, dal momento che secondo un’analisi di GSE su dati dell’Eurostat, l’Italia è stata nominata terza in Europa per contributo al consumo di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER) nel 2018, anno in cui risultò anche quella con il valore più alto per quanto riguarda la quota coperta da FER, con un buon 18%. Di questa percentuale, circa il 23% rappresenta l’energia solare, mentre il 18% fonte eolica e il 6% altre fonti rinnovabili. Il restante 52% rappresenta l’energia idroelettrica.  Con l’impegno nazionale, ma anche grazie ai cambiamenti interni alle aziende che erogano energia agli utenti, oggi è possibile orientarsi verso un consumo di energia più green e sostenibile per l’ambiente, riducendo le proprie emissioni nocive drasticamente. Non va, infine, dimenticato che per finanziare questa scelta si si può avvalere di grandi agevolazioni fiscali in Italia, primo tra tutti l’Ecobonus, una detrazione fino al 65% per opere di riqualificazione ed efficientamento energetico.

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