Home C'era una volta Emmett Hardy, tu sei il re!

Emmett Hardy, tu sei il re!

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Il 12 giugno 1903 nasce a New Orleans, in Louisiana, il cornettista Emmett Hardy. Figlio di musicisti, Emmett Louis Hardy, questo è il suo vero nome, fin da bambino studia pianoforte, cornetta e chitarra. A soli quattordici anni entra a far parte di uno dei gruppi di Jack “Papa” Laine e più tardi passa alla formazione di Norman Brownlee. Nel 1918 lascia New Orleans insieme a Leon Roppolo per unirsi alla compagnia di riviste della cantante-ballerina Bee Palmer. Negli anni seguenti suona in varie orchestre in servizio sui battelli fluviali, i cosiddetti “riverboat”. Tornato a New Orleans suona con vari gruppi a suo nome prima di morire stroncato dalla tubercolosi a soli ventidue anni.

La controparte bianca di Buddy Bolden

Da molti critici è considerato la controparte bianca del mitico cornettista Buddy Bolden. Di lui non resta alcuna traccia registrata veramente attribuibile anche se negli anni più volte in alcune tracce di band di New Orleans recuperate si è ipotizzata la sua presenza. Il mito che lo circonda è alimentato dal fatto che molti jazzmen che lo avevano conosciuto dichiararono dopo la sua morte che Bix Beiderbecke ne aveva copiato pedissequamente lo stile e ogni altra caratteristica. A parere di questi musicisti senza Hardy non ci sarebbe stato Bix. Vero? Chissà? In questo tipo di ricostruzioni è praticamente impossibile stabilire la verità.

Uomo, tu sei il re!

In un numero della rivista Down Beat del 1938 il critico Dave Dexter raccoglie varie testimonianze su Emmett Hardy. Tra esse c’è quella di Paul Mares il quale racconta che: «Emmett Hardy suonava nel 1919 esattamente quello che Bix avrebbe suonato dieci anni dopo con Goldkette e con Whiteman; solo che Bix gli era nettamente inferiore nelle idee e nel drive». Gli fa eco Ben Pollack: «Bix era un solista da “trombetta di latta” (sic!) se paragonato a Emmett. Solo che non si possono neppure fare dei paragoni ». Monk Hazel, un pioniere del jazz di New Orleans, sempre dalle colonne di Down Beat, racconta di una gara tra cornettisti svoltasi nel 1921 sul riverboat Sidney nella quale Hardy avrebbe battuto nettamente Louis Armstrong. Proprio lo stesso Armstrong gli avrebbe gridato: «Man, you’re the king!» (Uomo, sei tu il re!), ma si sa anche quanto Armstrong amasse i paradossi e l’ironia... La carriera  di Emmett Hardy si conclude il 16 giugno 1925 quando la tubercolosi lo uccide. La morte avviene a New Orleans, la città dove è nato .

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".