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Egitto, culla dei gatti domestici

L’Antico Egitto? E’ un paese storico nella addomesticazione del gatto. Per lungo tempo, il piccolo felino è stato visto come l’incarnazione della dea Bastet, simbolo di fertilità e della maternità. Ci sono milioni di gatti mummificati nei santuari e tombe e tutto indica che l’animale era considerato con particolare cura.

L’antico Egitto, culla dei gatti domestici

 

Questi risultati sono adesso confermati dalla prima analisi del DNA di tre mummie datate 600-300 aC (Journal of Archaeological Science, ottobre 2012). In realtà, diverse sequenze genetiche sono simili a quelle dei gatti domestici presenti in Medio Oriente e in Africa. “Questa non è una sorpresa” spiega Jean-Denis Vigne, del Museo di Parigi.

Ma è la prima volta che i ricercatori sono stati in grado di ottenere il DNA da antichi gatti egiziani. Jennifer Kurushima e il suo team presso l’Università della California ci sono riusciti, evitando accuratamente qualsiasi alterazione o rischio di contaminazione del DNA studiato del gatto mummificato accostandolo al Dna dei gatti di oggi e, a sorpresa, ma non troppo, si è scoperto che i gatti venivano addomesticati sin dai tempi delle Piramidi.

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