Home C'era una volta Eddie Wasserman, un sax tenore affidabile e sicuro

Eddie Wasserman, un sax tenore affidabile e sicuro

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Il 5 marzo 1923 nasce a Smackover, in Arkansas, il sassofonista Eddie Wasserman, il cui vero nome è Edward Joseph Wasserman.

Dal ballo al jazz

Fin da giovanissimo Eddie studia il sassofono in Texas e nel 1939 inizia a esibirsi con varie orchestre da ballo locali. Interrotta l’attività per prestare il servizio militare tra il 1943 e il 1946, al ritorno riprende gli studi diplomandosi alla Juilliard School nel 1948 e consegue un master in insegnamento alla Columbia University. Da allora suona, pur senza mai emergere come solista, in molte importanti orchestre, quali quelle di Benny Goodman, Artie Shaw, Charlie Barnet, Buddy De Franco, Charlie Spivak, Stan Kenton, Chico O’Farrill e Louis Bellson.

Con Krupa e Mulligan

Tra il 1957 e il 1960 entra a far parte dell’orchestra di Gene Krupa. In seguito si unisce all’orchestra di Gerry Mulligan e partecipa alla tournée in America Latina di Noro Morales. Negli anni successivi suona nell’orchestra di diversi musical di Broadway. Negli ultimi vent’anni anni della sua vita vive nel New Jersey lavorando soprattutto come insegnante di scuola superiore. Muore il 25 maggio 1992 a Tenafly, nel New Jersey. La sua discografia jazz comprende ben centoventicinque registrazioni dal 1948 al 1981.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".