Il 27 novembre 1904 nasce a Missouri, in Louisiana, il violinista Eddie South, soprannominato The Dark Angel of the Violin
Un bambino prodigio
Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Chicago. Qui Eddie inizia lo studio del violino in giovane età, prima sotto la guida di Charles Elgar, poi sotto quella di un certo professor Powers. Diventa ben presto un eccellente violinista tanto da essere considerato un bambino prodigio. Conosce in seguito Darnell Howard che lo avvia sulla strada del jazz. A 16 anni, inizia a Chicago la sua carriera musicale pur continuando a studiare. Suona con Charles Elgar e Moe Brady e nel 1923 diventa direttore musicale dell’orchestra di Jimmy Wade al Moulin Rouge di Chicago. Rimane con Wade fino al 1927 esibendosi con questa orchestra anche a New York. Con Jimmy Wade prende parte alle sue prime incisioni nel 1923 e 1924, mentre nel 1926 ha occasione di registrare con Eva Taylor. Nel 1927 registra con i suoi Alabamians. Nel 1928 suona brevemente con Erskine Tate e entra poi nel quartetto di Little Mike McKendrick. Nel 1929 giunge in Europa alla testa dei suoi Alabamians, cioè Clifford King, Anthony Spaulding, Sterling Conaway e Jerome Burke), con cui suona in Inghilterra, Francia, Italia e Ungheria.
La lunga permanenza parigina
Tornato negli Stati Uniti accompagna diversi artisti di varietà come Bea Palmer e Gene Austin e nel 1937 è torna in Europa dopo avere ottenuto una scrittura per un lungo periodo al Club des Oiseaux di Parigi. Nella capitale francese prende parte a una lunga serie di incisioni con Django Reinhardt, Stéphane Grappelli e Michel Warlop per la marca Swing. Nel maggio del 1938 torna negli Stati Uniti dove negli anni Quaranta e Cinquanta continua a dirigere proprie formazioni, generalmente un quartetto, a volte una big band. Negli anni Cinquanta partecipa regolarmente a uno show televisivo a Chicago, la città nella quale muore il 25 aprile 1962. Malgrado fosse malato da molti anni ha sempre continuato a suonare fino a poche settimane prima della morte. Eddie South è stato uno straordinario virtuoso e in tutta la sua carriera non ha mai usato lo strumento amplificato.