Home C'era una volta Eddie Cano, indifferente alle critiche dei puristi

Eddie Cano, indifferente alle critiche dei puristi

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Il 6 giugno 1927 nasce a Los Angeles, in California, il pianista Eddie Cano. Registrato all’anagrafe con il nome di Edward Cano jr, assorbe la passione per la musica in famiglia.

Dal contrabbasso al piano

Il nonno di Eddie suonava nell’orchestra sinfonica di Mexico City e suo padre suonava il contrabbasso e la chitarra. Il ragazzo impara a suonare il contrabbasso dal nonno, mentre viene avviato al piano e al trombone da un insegnante privato. Dopo il servizio militare entra a far parte, dal 1947 al 1948, del gruppo di Miguelito Valdes e successivamente si esibisce accanto a Herb Jeffries.

Esperienze varie e molteplici

Tra il 1948 e il 1949 forma e dirige un proprio gruppo. Al termine di quell’esperienza suona con Bobby Ramos fino al 1953 e quindi con Tony Martinez fino al 1955. Torna quindi di nuovo con Herb Jeffries e dando poi vita nuovamente a un proprio gruppo. La sua carriera prosegue intensa alternando strade molto personali con partecipazioni a progetti di altri. Pianista versatile, ha la capacità di creare un rapporto più intimo fra armonia, temi jazzistici e ritmi latino-americani senza preoccuparsi mai delle critiche dei puristi. Muore il 30 gennaio 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".