Home C'era una volta Ed Cuffee, un trombonista con molta verve

Ed Cuffee, un trombonista con molta verve

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Il 7 giugno 1902 a Norfolk, in Virginia, nasce il trombonista Edward Emerson, più conosciuto con il nome d’arte di Ed Cuffee.

Una carriera non lunghissima

Nella sua non lunghissima carriera Ed Cuffee fa parte di numerose formazioni jazzistiche dopo aver svolto un utile e attivo tirocinio in compagnia dell’amico Jimmy Archey. Trasferitosi a New York partecipa ad alcune sedute discografiche in compagnia di Clarence Williams che all’epoca cerca di rievocare il jazz di New Orleans. Ed Cuffee contribuisce molto al recupero della tradizione, suonando in vari club e particolarmente al Connie’s Inn con il pianista Leroy Tibbs e poi con il gruppo dei McKinney’s Cotton Pickers.

Il lavoro di sostegno nella tessitura

Verso la fine degli anni Trenta suona nell’orchestra di Fletcher Henderson e poi nel 1941 con Count Basie a dimostrazione della estrema disponibilità di Cuffee a inserirsi nei grandi gruppi swing di quel periodo. Il meglio di sé, consistente in una sonorità particolare e inconfondibile, e in una stremata liricità di eloquio, Ed Cuffee lo regala però nei piccoli gruppi dei quali fa occasionalmente parte, specialmente con Bunk Johnson nella stagione del primo dopoguerra quando il revival del jazz di New Orleans fa riscoprire il vecchio trombettista. Trombonista fornito di molta verve e capace di svolgere un rilevante lavoro di sostegno nella tessitura che precede l’assolo Ed Cuffee muore a New York il 3 gennaio 1959.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".