Home Green in Action Ecco l’app Sprecometro contro… lo spreco

Ecco l’app Sprecometro contro… lo spreco

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un aiuto “tecnico” e concreto arriva quest’anno dalla app Sprecometro, elaborata dall’Università di Bologna

Quali sono i cibi che in genere sprechiamo di più in Italia e nel mondo?  Ce lo svelano i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International, che in occasione della Giornata internazionale di Consapevolezza delle perdite e sprechi alimentari ha verificato le abitudini dei cittadini di tanti Paesi del pianeta. Sono i prodotti freschi e deperibili, quelli che si gettano maggiormente a qualsiasi latitudine, e ancora una volta è la frutta fresca l’alimento più sprecato: un dato che si dimostra plebiscitario e svetta in Italia (33%) e Spagna (40%), Paesi accomunati nelle abitudini di Dieta mediterranea. Ma lo stesso accade in Germania (30%), Stati Uniti (32%), e in Francia, Olanda e Regno Unito. A contendersi il secondo posto di alimento più sprecato sono le insalate (in Italia al 24% e in Francia, Regno Unito e USA), e la verdura in Olanda, ma anche cipolle, aglio e tuberi in Francia, Spagna e Azerbaijan. In Germania capita di sprecare in misura notevole affettati e pane confezionato, in Spagna pane fresco.

Prevenire le abitudini alimentari che generano spreco si può: un aiuto “tecnico” e concreto arriva quest’anno dalla app Sprecometro, elaborata dall’Università di Bologna – Distal nell’ambito della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero, per la direzione scientifica dell’agreconomista e accademico Andrea Segrè. Scaricando gratuitamente Sprecometro per Ios e Android (sprecometro.it) sarà possibile avere accesso alle ricette d’autore messe a disposizione da un “dream team” di grandi chef appassionatamente impegnati nella cucina ispirata a criteri di sostenibilità, stagionalità e naturalmente alle buone pratiche #sprecozero. Sono – in ordine di apparizione su Sprecometro – gli chef Cristina Bowerman, Moreno Cedroni, Filippo La Mantia, Andy Luotto e Sabina Morganti. Le loro ricette offriranno nuove idee non solo per cene e cenoni, ma anche e soprattutto per le successive giornate e serate, quando ci ritroveremo alle prese con avanzi, frammenti, e residui di spese che hanno intasato frigo e dispensa. In aggiunta a queste ricette d’autore su Sprecometro troverete i consigli #sprecozero e altre ricette frutto delle ricerche di Andrea Segrè, che le ha raccolte nel tempo in vari manuali come “Cucinare senza sprechi” (Ponte alle Grazie) e “Il metodo spreco zero” (Rizzoli Bur). «Prevenire è meglio di curare, cucinare è molto meglio di buttare – sottolinea Andrea Segrè – Lo spreco alimentare ha un costo, neppure tanto nascosto: ogni alimento che finisce nel bidone della spazzatura è una perdita secca di risorse naturali preziose: suolo, acqua, energia. Siamo per questo grati ai nostri amici chef a #sprecozero, che ci insegnano a valorizzare anche l’ultimo scarto.

Ecco i cinque consigli di Sprecometro per essere #sprecozero tutto l’anno, nel quotidiano “corpo a corpo” col cibo:

1 Check-in

Fai la lista della spesa passando in rassegna frigorifero e dispensa basandoti sul numero dei commensali. Ricorda che in cucina il detto “quanto basta” funziona sempre.

2 Check-out

Evita le sirene del marketing: le offerte 3×2 e il sottocosto non servono se ti metti in viaggio per le feste. Se proprio non riesci a resistere acquista solo alimenti che puoi conservare.

3 Weight & Waste Watchers

Pesa gli alimenti e soppesa i tuoi invitati prima di cucinare quantità che si adattano meglio a una caserma. L’eccesso a tavola fa male alla salute e all’ambiente se poi finisce nella spazzatura.

4 The Day After: il giorno dopo

Recupera tutto ciò che rimane di pranzi & cene della festa e crea un super pasto del giorno dopo da condividere con gli amici. Ciò che avanza congelalo, mangiandolo qualche mese dopo ti ricorderai con piacere delle feste.

5 #Zerowaste: #sprecozero

Differenzia nei bidoni e nei sacchi dedicati della spazzatura tutto ciò che resta a tavola e sotto l’albero, dal cibo agli imballaggi. Dagli una seconda chance: gli alimenti nell’umido per il compost delle piante, il packaging per un nuovo ciclo. La vita continua!