Home C'era una volta Earl “Jock” Caruthers, un talento di sax e clarinetto

Earl “Jock” Caruthers, un talento di sax e clarinetto

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Il 5 aprile 1971 a Kansas City, nel Kansas, muore il sassofonista e clarinettista Earl Carruthers detto Jock. Non ha ancora compiuto sessant’anni.

A diciott’anni con Benny Moten

È nato il 27 maggio 1910 a West Point, nel Missouri, e all’anagrafe è registrato con il nome di Earl Malcolm Caruthers. Dopo aver frequentato le scuole di Kansas City, a diciott’anni suona già con il gruppo di Benny Moten. Nel 1929 se ne va a St. Louis dove lavora con Dewey Jackson e Fate Marable. Tre anni dopo si unisce alla band di Jimmie Lunceford con la quale resta a lungo anche dopo la morte di quest’ultimo.

Strumentista fondamentale

Nel dopoguerra Jock Caruthers è tra gli strumentisti fondamentali della Joe Thomas & Ed Wilcox Band che più tardi diventa la Ed Wilcox Band. Quando il gruppo si scioglie Caruthers ritorna a Kansas City dove continua a lavorare come musicista per tutti gli anni Sessanta. Tra i suoi migliori assoli registrati con Jimmie Lunceford sono da citare quelli contenuti in I love you, Harlem Shout e Organ Grinder’s Swing.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".