E’ cominciata la rivoluzione della fisica. Al Cern di Ginevra le prime collisioni di particelle hanno prodotto un record di energia pari a 13mila miliardi di elettronvolt (13 TeV). Ed è così che diventerà anche possibile osservare fenomeni mai osservati fino ad ora e che, comunque, la fisica tradizionale non riusciva a spiegare o persino a descrivere.
Comincia una nuova era per la fisica
”Un passo storico per la fisica e la tecnologia” ha commentato Fabiola Gianotti, direttore designato del Cern, commentando le prime collisioni avvenute nell’acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc). ”Un passo – ha aggiunto alle agenzie – reso possibile anche dall’importante contributo dell’Italia”.
Per la ricerca, ha aggiunto, ”è un passo in avanti storico perché le collisioni a questa energia ci permettono di affrontare questioni di fisica fondamentale, con maggiori possibilità di trovare risposte a domande aperte, come quella relativa alla natura della materia oscura”, ossia della materia invisibile e sconosciuta che occupa circa il 25% dell’universo.
Sarà possibile capire l’antimateria
”Cercheremo anche di capire perché l’universo è fatto prevalentemente di materia”, ha dichiarato ancora riferendosi alla mancata simmetria fra materia e antimateria. Nonostante si annientino reciprocamente non si riesce ancora a capire infatti perché una piccola quantità di materia abbia avuto la meglio sull’antimateria.
E l’Italia è in prima linea nell’esplorazione della nuova pagina della fisica che si è aperta al Cern. I nostri scienziati e la nostra tecnologia è tra le migliori al mondo.