Sabato si dirà no alla violenza sulle donne. Si dirà Basta e lo si urlerà con rabbia e con determinazione. Il coro del No sarà univoco nonostante le tantissime adesioni alla protesta che si leverà per le strade di Roma.
Donne, no alla violenza. Manifestazione a Roma
“Non una di meno” è lo slogan del corteo che partirà da Piazza della Repubblica e raggiungerà Piazza San Giovanni. Tatiana Montella della Rete “Io decido” lo dice con forza: “Non siamo disposte a perdere nessun’altra donna per la violenza di un uomo o per l’obiezione di coscienza o per qualsiasi altra forma di violenza”.
“In Italia – ha affermato Montella – inizia a prendere forma un movimento femminista che parte dal basso e che vuole far emergere la voce delle donne. Questo accadrà sabato e senza bandiere di partito, istituzioni o sindacati”.
Nessuna scaletta per il corteo ma solo testimonianze di donne ed artiste tra cui quelle dei genitori di Valentina Milluzzo, la donna morta a Catania dopo un aborto.
Donne, una giornata inizio di un percorso per dire basta
Sarà “l’inizio di un percorso che ha come scopo la scrittura di un Piano antiviolenza nazionale femminista, a cui si inizierà a lavorare dal 27 novembre con un’assemblea plenaria a Roma. Già 1.300 le donne iscritte all’evento”.
“C’è un pericolo che incombe su di noi – ha osservato Titti Carrano di Dire-Donne in rete contro la violenza – l’istituzionalizzazione e la standardizzazione degli interventi: nel piano antiviolenza proposto dalle istituzioni i centri antiviolenza creati dalle donne sono equiparati al servizio pubblico, ciò significa neutralizzare la violenza. Vogliamo avviare – sottolinea all’Ansa Titti Carrano – un grande percorso per costruire dal basso un piano che non sia straordinario è che risponda effettivamente ai bisogni”.
La richiesta è che “le istituzioni aprano cantieri per politiche adeuate e che non facciano solo opera di sensibilizzazione contro la violenza” e proprio l’occasione per formulare questa ed altre richieste sarà offerta dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tra le adesioni alla manifestazione anche la Fnsi, Articolo 21, NoBavaglio, Actionaid Italia, Aidos, Casa internazionale delle donne e Fiom Cgil nazionale. Oltre che, naturalmente, Daily Green.