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Donne, il 35% nel mondo violentate

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Il 35% delle donne al mondo ancora subisce violenza. A dirlo l’ultimo rapporto Onu in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne che si selebra ogni anno il 25 novembre.

Donne, una strage che continua inesorabile

Non basta, perché, sempre secondo il rapporto, due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul ‘sexual harrassment’ (le molestie a sfondo sessuale, ndr). Dalla ricerca Onu arriva la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono più alti per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi.

In Italia sono ancora 6milioni le donne che hanno subìto violenza

In Italia la situazione non è migliore. Secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta la percentuale dei figli che vi assistono.

Per combattare il fenomeno sul campo fondamentali sono i Centri Antiviolenza. L’utilizzo dei fondi stanziati dal governo per tali strutture di protezione delle donne vittime purtroppo non è affatto sufficiente.

I Centri Anti Violenza non funzionano in modo chiaro

E’ purtroppo una situazione davvero oscura quella presentata di recente da DonneCheContano, piattaforma open data ideata da ActionAid in collaborazione con Dataninja, in occasione dell’incontro “Sulla violenza voglio vederci chiaro” organizzato con Wister (Women for Intelligent and Smart Territories) e D.i.re (Donne in Rete contro la violenza).  Si pensi che solo sette amministrazioni locali (Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, Firenze e Pistoia) fanno sapere in modo trasparente come utilizzano questi fondi. Per altre amministrazioni, i dati sono frammentari, e alcuni non vengono neppure riportati.

Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non è una data a caso. E’ il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente. Da quel giorno le cose non si può dire che siano cambiate. Le donne continuano a subìre violenza in ogni parte del mondo.

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