Home Green World Deepwater Horizon, ambientalisti contro lo Stato dell’Alabama

Deepwater Horizon, ambientalisti contro lo Stato dell’Alabama

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Gli ambientalisti sono di nuovo sul piede di guerra. Lo stato dell’Alabama, infatti, è seriamente intenzionato ad utilizzare i fondi assegnati dopo il disastro della fuoriuscita di petrolio della Deepwater Horizon del 2010 per ricostruire un albergo distrutto dall’uragano Ivan. Si tratta di ben 60 milioni di dollari per un hotel fronte spaggia.

Ambientalisti contro la cattiva gestione dei fondi per il disastro Bp

Il Gruppo con sede a New Orleans ha citato in giudizio l’amministrazione Obama per tagliare i fondi alla ristrutturazione dell’hotel. Il denaro proviene infatti dall’acconto BP di 1.000 milioni di dollari per il ripristino del Golfo. Altri progetti comprendono il ripristino di paludi, miglioramenti ambientali per tartarughe marine e ricostruzione di parte dei porti. “I danni alle strutture sono più facili da quantificare che quelli ambientali”. Questa la giustificazione del commissario.

Ecco come l’amministrazione dell’ Alabama giustifica il progetto . La strategia è quella di utilizzare la maggior parte di questo denaro per il ripristino immediato delle strutture “ricreative” piuttosto che delle risorse naturali, dice Gunter Guy, commissario del Dipartimento di Conservazione Alabama perché sono più facili da quantificare dei danni all’ecosistema.

I fondi non possono essere sperperati per la ricostruzione di un hotel

“Crediamo che ci sia ancora molto da fare per il Golfo”, spiega Guy. “Potrebbero essere interventi per preservare la fauna, i coralli o  quel tipo di cose. Ma quelle problematiche stanno impegnando più tempo del previsto per essere individuate e soprattutto più tempo per capire che tipo di intervento dovrebbe essere messo in atto per affrontare gli infortuni correttamente e senza creare danni ulteriori “.

Incalzato sulla quasi totale mancanza di investimenti a livello ambientale Guy risponde: “Certo, potremmo cercare di spendere qualche quota in più anche in alcuni progetti ambientali, ma abbiamo scelto di operare in questo senso perché pensiamo che sia la cosa giusta da fare… Se sono convinto che sia una opportunità? Assolutamente. ”

Gli ambientalisti da parte loro si chiedono: Quali progetti “ambientali”? La cosa giusta da fare per chi? Forse per Guy, non certamente per i delicati ecosistemi esistenti lungo la costa, che potrebbero essere protetti e ripristinati attraverso i i fondi a loro destinati invece che alla riedificazione di un nuovo hotel e centro conferenze.

Tutto il mondo è paese

Dall’altra parte dell’oceano, in un posto certamente molto meno famoso, a Porto Recanati (Marche – Italia), ritroviamo, sebbene con modalità completamente differenti, tutte le similitudini per disattenzione verso le problematiche ambientali. Il caso del Burchio , la collina fronte mare che stava per essere trasformata in un’oasi di cemento a cinque stelle, è la dimostrazione che in ogni parte del mondo, il vecchio modo di creare economia sfruttando l’ambiente, cementificando e distruggendo ecosistemi delicatissimi, stenta a morire.