Il 7 aprile 1946 muore a New York il trombettista e pianista Dave Nelson, uno dei personaggi carismatici del jazz del primo Novecento.

Nipote di King Oliver

Nato a Donaldsonville, in Louisiana, nel 1905 Davidson C. Nelson, questo è il suo vero nome, è nipote di Joe Oliver, The King, il re. La musica fa parte della sua vita da sempre. Inizia a suonare il violino e il pianoforte da ragazzo sotto la guida dei genitori entrambi pianisti, passando successivamente alla tromba. Ottiene il suo primo importante ingaggio al Lincoln Gardens di Chicago con l’orchestra di Marie Lucas. Viene quindi scritturato dalla Georgia Jazz Band della celebre blues-singer Ma Rainey e, successivamente, da Jelly Roll Morton con il quale effettua una lunga tournée per l’M.C.A. Circuit. Nella seconda metà degli anni Venti suona nel South Side di Chicago con Richard M. Jones e con Edgar Hayes prima di formare nel 1927 una sua jazz band con la quale si esibisce al Dreamland.

Tra tromba e pianoforte

Dopo un breve periodo all’Apex Club a fianco di Jimmie Noone, nel 1928 con l’orchestra di Luis Russell, prima di aggregarsi per la prima volta a quella dello zio King Oliver con la quale effettua una lunga tournée attraverso gli Stati Uniti, mettendosi in luce più come arrangiatore che come trombettista. Alla fine del 1930 forma una sua big band comprendente buoni elementi come Buster Bailey, Wilbur De Paris, Wayman Carver, con la quale incide i suoi primi dischi come leader per la Victor. Si riaggrega quindi alla orchestra di Oliver nella quale agisce a tutti gli effetti come leader-arrangiatore, registrando altri dischi in cui ha ampio modo di emergere come solista di tromba, convincendo peraltro più sotto il profilo tecnico-strumentale che dal punto di vista espressivo. Nel corso degli anni Trenta si esibisce regolarmente come pianista a New York e nel New Jersey alla testa di proprie formazioni. All’inizio degli anni Quaranta forma un suo sestetto con il quale riprende a suonare la tromba. Nei suoi ultimi anni di vita lavora come arrangiatore per la Lewis Publishing Company.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".