L’energia rilasciata dall’impatto con l’atmosfera del meteorite è stata di 500 chilotoni, circa 30 volte la forza della bomba, esplosa a Hiroshima nel 1945. E’ quanto hanno stabilito scienziati della Nasa del meteorite di 10mila tonnellate che ieri è entrato nell’atmosfera, si è spaccato ad un’altitudine di circa 32 miglia, provocando una “shockwave” che, due minuti e mezzo dopo, ha danneggiato migliaia di abitazioni e ferito 1200 persone nella regione russa degli Urali.
Meteorite esplode, un’energia di 500 clitoni
Intanto, sommozzatori sono impegnati nella ricerca di frammenti del meteorite nel lago ghiacciato di Chebarkul, dal momento che finora i 20mila soccorritori inviati nella regione di Chelyabinsk non hanno trovato nessun frammento del meteorite. “Noi ci aspettiamo che un evento di questa magnitudo avvenga in media una volta ogni 100 anni”, ha detto Paul Chodas del Nasa Near-Earth Object Program Office. “Quando si vede una palla di fuoco di quelle dimensioni ci si aspetta un grande numero di meteroriti che raggiungano la superficie terrestre e in questo caso alcuni dovrebbero essere grandi”, si legge in una sua dichiarazione pubblicata sul sito della Nasa.
L’esplosione è avvenuta ad un’altezza di 20 Km
L’esplosione, spiega la Nasa, è avvenuta a un’altezza di 20 chilometri. Secondo l’agenzia spaziale americana, il corpo celeste viaggiava a una velocità di 18 chilometri al secondo, ovvero 65.000 chilometri l’ora. Il meteorite ha attraversato le orbite di Mercurio e Venere, ed è passato accanto a Marte, prima di precipitare verso la Terra. La maggior parte dei danni è stata provocata dall’onda d’urto dell’esplosione e non dai frammenti.
All’indomani della pioggia di meteoriti che ha provocato 1200 feriti nella Russia centrale, quindici persone sono ancora ricoverate in ospedale, fra cui tre bambini. Lo ha reso noto il ministero per le Emergenze, aggiungendo che le condizioni dei feriti sono stabili. Solo una donna, colpita alla spina dorsale, è stata trasferita a Mosca. Intanto sono circa 24mila le persone mobilitate per riparare i danni, provocati ieri dal fenomeno, che ha danneggiato 4mila abitazioni nella regione di Chelyabinsk negli Urali.
La maggior parte dei feriti sono stati raggiunti da frammenti dei vetri rotti per l’onda d’urto. E in un’area dove la temperatura è a -20 gradi, la rapida riparazione delle finestre è una vera e propria emergenza che sta impegnando migliaia di persone. Negli ospedali sono state usate coperte per tappare le finestre. Il meteorite, dal peso di circa 10 tonnellate, è esploso a un’altezza fra 30 e 50 chilometri, provocando una pioggia di frammenti infuocati su una vasta aerea. Ma al momento nessun pezzo del meteorite è stato rinvenuto, ha detto il ministro per le emergenze, Vladimir Puchkov. Diversi sub sono stati impegnati per tre ore, senza successo, per scandagliare un lago, dove l’impatto di un frammento ha provocato un buco dal diametro di sei metri sulla superficie ghiacciata.