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Da Pirandello a Totò, un incontro letterario

Pirandello

Giovedì 20 ottobre alle ore 18:00 a Napoli presso il Club culturale Megaride si terrà un incontro sulla cultura italiana del novecento da Pirandello a Totò.

La rassegna Il filo di Arianna, una serie di appuntamenti culturali promossi dal Club Culturale Megaride presieduto dal Prof. Enzo Meo con l’obiettivo di favorire riflessioni collegiali su temi e aspetti della nostra contemporaneità, apre il ciclo autunno-inverno con un incontro giovedì 20 ottobre alle ore 18:00 a Napoli dal titolo La cultura interprete del ‘900. Da Pirandello a Totò in cui, in modo articolato, verranno dibattuti alcune tra le tematiche più importanti della cultura italiana del secolo scorso centrando l’attenzione su scrittori, drammaturghi e attori fondamentali del nostro panorama culturale come Luigi Pirandello e Totò.

Da Pirandello a Totò, tra cinema e teatro

Da Pirandello a Totò, in scena la cultura del ‘900

Il tema principale sarà affidato allo scrittore e saggista Pierfranco Bruni, responsabile del Progetto Etnie presso il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che offrirà ai presenti le sue riflessioni sulle espressioni culturali, specie in campo teatrale, del periodo compreso tra i primi del Novecento fino agli anni Sessanta. Gli approfondimenti saranno intervallati da brani musicali del ‘900 eseguiti dal cantautore Lino Blandizzi mentre a Enrico Siniscalchi sarà affidata la recitazione di una nota poesia. Ospite d’onore sarà l’attrice Antonella Stefanucci. Durante l’incontro la scrittrice Aurora Cacopardo presenterà il suo libro Sotto un contorto ulivo saraceno. Condurrà Ermanno Corsi. Non c’è dubbio che si tratterà di un incontro particolarmente stimolante dal punto di vista intellettuale in quanto i riferimenti culturali della serata saranno due grandi autori della letteratura e del cinema come Pirandello e Totò. Scriveva proprio Pirandello: “Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?”.

Da Pirandello a Totò, la cultura italiana a convegno il 20 ottobre a Napoli

Intorno alla figura di Totò, poi, al personaggio Totò, ci sono dimensioni teatrali, letterarie e chiaramente cinematografiche. Ma Totò nasce nella letteratura. Ovvero nei linguaggi e nella gestualità di un pirandelliano modello in cui sembra incrociare Ionesco e Kafka. O meglio l’assurdo e l’enigma. Come Pirandello non è essenzialmente teatro dell’umorismo ma dell’ironia tragico, Totò rappresenta il sorridere nella consapevolezza del tragico nella solitudine delle vite. Tra Pirandello e Totò si vive una sorprendente e meticolosa riflessione sul senso della estraneità. Diamo ancora la parola a Pirandello: “La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà è il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un’incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l’intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi no ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi.

La serata La cultura interprete del ‘900. Da Pirandello a Totò sarà coordinata da Paola Franchomme, Paola Pisano e Giulio Rolando, direttore della rivista culturale Il Cerchio, di cui nell’occasione sarà distribuito il nuovo numero. Nel corso della serata verrà proiettato il video di Anna Montella dedicato al libro di Pierfranco Bruni Luigi Pirandello. Il tragico e la follia (Nemapress). A conclusione della conferenza, sarà offerto un gustoso saluto “tra napoletano e siciliano” a tutti gli ospiti che interverranno ad allietare la serata d’apertura di questo ciclo di incontri.

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