Mercoledì 29 marzo alle ore 18, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, la Fondazione Benetton Studi Ricerche presenta il suo nuovo libro Curare la terra. Luoghi, pratiche, esperienze/Caring for the land. Places, practices, experiences, che esce a cura di Patrizia Boschiero, Luigi Latini, Simonetta Zanon. A parlarne, insieme ai curatori e ad alcuni autori, saranno Paolo Bürgi (paesaggista, Camorino) e Mauro Varotto (geografo, Università di Padova).
Curare la terra, un libro sulla Natura
Il libro raccoglie una serie di contributi nati nell’ambito di un lavoro collettivo che ha avuto origine nel contesto della decima edizione delle “giornate internazionali di studio sul paesaggio” (Fondazione Benetton, 20-21 febbraio 2014).
A partire da alcune riflessioni di natura storica e filosofica, il volume indaga su indizi e pratiche che oggi esprimono una nuova e necessaria condizione culturale, un diffuso senso di responsabilità, e che si manifestano nella direzione di un avvicinamento alla terra, visibile come adesione sostanziale a un mondo in divenire, che riconosciamo come paesaggio.
Curare la terra, una riflessione su una nuova cultura
Scrive Joan Nogué, direttore dell’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna e membro del Comitato scientifico della Fondazione Benetton, nel suo contributo Il fenomeno neorurale. Verso una nuova territorialità: «Le giornate di studio sul paesaggio Curare la terra. Luoghi, pratiche, esperienze sono andate ben oltre una riflessione sulle diverse iniziative di ritorno alla terra che si osservano al giorno d’oggi. L’espressione “curare la terra” si riferisce qui più propriamente all’insieme di nuove prassi, esperienze e comportamenti che indicano un rinnovato atteggiamento mentale rispetto ai luoghi da parte della società contemporanea. Stiamo assistendo a una nuova reinvenzione e reinterpretazione dei luoghi, a un nuovo incontro e una sorta di riscoperta del luogo. […] Le classiche strutture materiali e ideologiche che credevamo infallibili si stanno sgretolando, stanno perdendo la loro aura di solidità e consistenza. I pilastri del sistema di produzione e di consumo egemonico mostrano delle crepe e il modello di crescita e i valori sociali dominanti sono messi in discussione dai nuovi approcci al lavoro, alle risorse naturali e ai luoghi. […] Qualcosa si sta muovendo a livello culturale, sociale, nonché etico. È questo “qualcosa”, questo cambio di paradigma già menzionato, a suggerire in larga misura di guardare i luoghi in modo nuovo, in maniera più “emozionale”».
Il libro guarda al panorama europeo, alla sua storia e alla sua attuale situazione di crisi, e apre qualche finestra su mondi diversi, nei quali azioni generate da orientamenti culturali e condizioni economiche e sociali altre possano aiutare a capire il senso della cura di un luogo.
Il tema è naturalmente aperto, l’indagine non ha nulla di esaustivo, piuttosto intende guardare, riflettere e far nascere altre domande, oltre quell’idea di progetto che passa attraverso il semplice uso e il controllo di forme estranee ai reali processi di cambiamento e alle aspirazioni delle persone, per costruire una diversa attitudine alla tutela e alla conservazione e per ragionare sul valore delle molte azioni che emergono dall’ineludibile interazione tra cultura e natura e che ora leggiamo nella direzione di “curare la terra”, assieme a chiunque s’interroghi sul senso del paesaggio nella società contemporanea.
Il volume, edito bilingue in italiano e inglese, è il diciassettesimo della collana “Memorie”, ed è pubblicato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con Antiga Edizioni (xiv-226 pagine, 108 illustrazioni a colori e 11 in bianco e nero, prezzo di copertina 22 euro, isbn 978-88-99657-61-1). Raccoglie i seguenti contributi: Giuseppe Barbera, Lo studio e la cura dei luoghi (introduzione); Joan Nogué, Il fenomeno neorurale. Verso una nuova territorialità; Hervé Brunon, Prendersi cura: giardino, vita activa, saggezza; Juliette Ferdinand, Curare la terra, curare le anime. La filosofia dell’agricoltura secondo Bernard Palissy; Massimo Venturi Ferriolo, Curare la terra ovvero la cultura del bene comune; Benno Albrecht, Immense muraglie verdi; Anna Lambertini, Il dono come paradigma del progetto per i paesaggi ordinari; Marco Romano, Paesaggi alpini: relazioni di cura e pratiche amorevoli; Maria Cheyenne Daprà, Allevamento di ovini per la cura del paesaggio; Giovanni Fontana Antonelli, Palestina 2004-2014. Paesaggio abitato, diritti umani e resilienza; Anna Magrin, La cura delle buone abitudini: Ashar Macha. Khondaker Hasibul Kabir e il giardino-biblioteca nello slum di Korail, a Dhaka; Roberto Netto e Simonetta Zanon, I “luoghi di valore” e la cura del paesaggio. Gli antichi vigneti e il borgo di Baver; Massimo Rossi, Paesaggio, cartografia e cura dei luoghi. I simboli della vite e del tratturo.
Ingresso libero
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso