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Cultura e solidarietà: un progetto per le comunità himalayane

Diotti Spa e Diotti Trading a sostegno delle comunità Himalayane

“Chicchi di felicità”: già solo queste parole ci trasmettono sensazioni positive, e la felicità è una sorta di circolo vizioso, in cui, più emozioni positive sperimentiamo, più siamo motivati ed in grado di raggiungere i nostri obiettivi. Nasce così un progetto, ambizioso ma non impossibile, frutto del legame profondo per la montagna di Angiolino Tomasi, che ha voluto e saputo fondere una grande impresa sportiva ad una ancor più grande azione benefica resa possibile dai Main Sponsor Diotti Trading srl e Diotti Spa, che ne hanno permesso la realizzazione.

Sono stati raggiunti 15 campi base himalayani tra Cina e Pakistan, dove Tomasi ha visitato la scuola di Kanday a 7.000 mt di altitudine per la consegna di materiale scolastico e dove ha verificato l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione finanziati dal progetto stesso, per poi raggiungere il Nepal dove sono stati distribuiti pacchi di riso acquistati in loco in alcuni remoti villaggi himalayani che versano in condizioni di estremo bisogno.
Ultima tappa infine Il Manaslu, l’ottava montagna più alta del mondo, a 8.163 mt di altezza.

Fondamentale per la riuscita dell’impresa, il supporto degli sponsor che, condividendo questo sogno e credendo fortemente nell’aiuto fattivo, hanno reso possibile un’impresa così importante.

Ed è così che in un momento di grande cambiamento che l’umanità intera sta affrontando, ma soprattutto in un mondo volto all’indifferenza, che Cesare Diotti, patron della Diotti Spa, e Samuele Diotti patron della Diotti Trading Srl, da sempre impegnati a voler perseguire obiettivi sociali, ambientali e di cura della comunità, che siano nella propria città di Erba, come tradizionalmente da tanti anni ormai accade, o in posti remoti come appunto in Pakistan o in Nepal, hanno voluto fortemente dedicarsi, con coraggio e generosità, adoperandosi per la concretizzazione di questo progetto attraverso la risposta attenta ai specifici bisogni anche di popolazioni in luoghi remoti e spesso dimenticati. La felicità è uno stato d’animo, non una destinazione.

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