Il primo novembre si celebra il cosiddetto giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, ed è costume noto portare fiori sulle tombe dei propri cari. Ma, perché proprio i crisantemi?
Ognissanti, una festa cristiana
Il giorno di tutti i Santi, noto popolarmente anche come Ognissanti, si festeggia il primo novembre, seguito dalla Commemorazione dei defunti il 2, ed è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i santi, ivi comprendendo anche quelli non canonizzati.
Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell’835. Il decreto fu emesso “su richiesta di papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi”. La festa si dotò di ottava solenne ancora presente nel rito straordinario della Chiesa durante il pontificato di papa Sisto IV, quando, bandendo la crociata per la liberazione di Otranto nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione dell’Altissimo sulle schiere cristiane.
Ognissanti, un po’ di storia
L’antropologo James Frazer, osservando che, prima di diventare festa di precetto, la festa di Tutti i Santi veniva già festeggiata in Inghilterra (paese un tempo abitato dai Celti) il 1º novembre, ed ipotizzò che questa data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l’antica festa celtica del nuovo anno, a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese. Durante la festa del Samhain i morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore. Da questo punto di vista le antiche tribù celtiche erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del cristianesimo che infatti il 2 novembre celebra proprio i defunti (da Wikipedia).
La tesi venne messa in discussione da altri studiosi ma sta di fatto che il primo novembre resta una festa collegata al culto dei defunti in ogni tradizione occidentale. Ma, resta la domanda: perché si portano proprio i crisantemi sulle tombe dei propri cari?
Ognissanti, perché si usano i crisantemi
I crisantemi sono considerati in quasi tutte le culture portatori di bene, gioia e prosperità, mentre, a quanto pare, in Italia vengono associati al lutto. Come mai? E perché? Ebbene, la risposta è piuttosto semplice: la festa dei morti avviene proprio in concomitanza con la fioritura di questi splendidi fiori e per questo proprio i crisantemi vengono collegati, nonostante tutto, a contesti tristi luttuosi. Ma questo avviene solo in Italia.
In Oriente per esempioi crisantemi (il cui nome in greco significa “fiore d’oro”) sono estremamente positivi: vengono utilizzati per matrimoni, comunioni e compleanni. Altra curiosità: il crisantemo è il fiore ufficiale del Giappone tanto che, in suo onore, viene celebrata una festa dall’imperatore.
Numerose sono le leggende intorno alla sua nascita e tutte narrano storie legate ai numerosissimi petali del fiore. In ognuna i petali richiamano l’allungamento della vita o il prolungamento della felicità o dell’amore. Niente a che vedere con il lutto o il dolore.