Home C'era una volta Cripple Clarence Lofton pianista di barrelhouse

Cripple Clarence Lofton pianista di barrelhouse

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Il 28 marzo 1900 nasce a Kingsport, in Tennessee, il pianista e cantante Clarence Lofton, conosciuto con il soprannome di “Cripple”.

Musicisti da bettola

Cripple è considerato uno dei grandi protagonisti dell’epopea dei barrelhouse, vere e proprie bettole nelle quali si esibivano pianisti di motivi popolari e di boogie woogie. Il suo debutto avviene a Chicago all’inizio degli anni Venti quando ottiene le prime scritture per cantare e suonare in piccoli locali e ristoranti del South Side. Durante gli anni trenta effettua varie incisioni con alcuni cantanti di blues quali Bumble Bee Slim e Red Nelson nonché con Big Bill Broonzy.

Poca fortuna in vita

Alcune sue composizioni, come Strut that thing o Streamline Train gli regalano qualche momento di buon successo che però è di breve durata. Nella sua vita, infatti, Lofton registra poco, suona dove può e muore in miseria completamente dimenticato. Solo dopo la sua morte viene rivalutato, soprattutto come pianista boogie-woogie il cui stile sui bassi ricorda molto da vicino quello di Charlie “Cow Cow” Davenport. Muore a Chicago, nell’Illinois, il 1° luglio 1957

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".