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Crespino: l’erba utile all’apparato genitale

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Crespino proprietà e benefici

Il crespino è una pianta che appartiene alla famiglia delle Berberidaceae e, a seconda della regione in cui si trova, prende nomi differenti: in Piemonte è conosciuta come Spina vinet, Graspin in Veneto, Berbere in Toscana, Spino santo nel Lazio, Corignanello in Campania e Spinapurci in Sicilia.

Il crespino era tradizionalmente usato come depurativo del sangue, per ridurre la pressione, fermare le perdite di sangue causate da fibromi uterini o che compaiono durante la menopausa, in caso di calcoli renali e ritenzione idrica e per trattare le infezioni alle vie urinarie.

E’ apprezzato come detossificante, in particolare nell’Ayurveda e nella Medicina Cinese viene impiegato come rimedio per eliminare le tossine dal corpo. Entrambe le tradizioni lo utilizzano soprattutto quando gli accumuli di scorie pregiudicano il benessere e la funzionalità del fegato, dal momento che le radici della pianta proteggono e riequilibrano quest’organo; è impiegato anche come lenitivo, applicato esternamente in impacchi locali.
Infine, per la cultura indiana e cinese, il sapore amaro delle radici di questo arbusto aiuta la digestione, perché migliora l’attività dello stomaco: secondo le analogie orientali, alle funzioni gastriche è associato il colore giallo, proprio del legno della pianta.  .

Gli studi scientifici riferiscono dell’ampia attività antisettica, che risulta utile nel circoscrivere gli stati infettivi dell’apparato gastrointestinale, genitale, urinario e respiratorio.

Curiosità

In passato la corteccia era utilizzata per tingere di giallo i tessuti ed il cuoio, oltre che nella preparazione di medicamenti per la sua azione diuretica, emostatica, tonica e leggermente lassativa.      Per la sua proprietà di provocare le contrazioni della milza è consigliata come coadiuvante nel trattamento della malaria.

Nell’Ayurveda e nella Medicina Cinese il Crespino è apprezzato come detossificante, in particolare viene impiegato come rimedio per eliminare le tossine dal corpo.

Essendo un arbusto molto decorativo una volta veniva coltivato nei giardini, finché non si è scoperto che trasmetteva ai cereali la malattie della ruggine.

È un arbusto che può arrivare ad un’altezza massima di 3 metri con grosse radici brune all’esterno e gialle all’interno

Le foglie hanno superficie glabra e lucida con margine dentellato alla base di ognuna è presente una spina composta di 5 aculei pungenti

I fiori sono raggruppati in numero di 15-20 vicino ai rametti e il frutto è una bacca di forma ellittica lunga circa 1 cm con colore rosso. Cresce esclusivamente nelle regioni montane e Alpine e appenninica è molto diffuso nei boschi nelle siepi e nei Pascoli
La droga ossia la parte che attività farmacologica si può trovare nella parte della corteccia delle radici e dei frutti.

Le radici si raccolgono in ottobre e novembre si recidono mentre i frutti si raccolgono maturi nel periodo autunnale. La corteccia si essicca al sole o in ambiente riscaldato al massimo 25-30°c e si conserva in recipienti di vetro. I frutti si consumano freschi facendone marmellate e gelatine

La pianta ha tante proprietà amaricanti, febbrifughe, depuratrici, astringenti, diuretiche e stimolanti della muscolatura interna ipotensive. Il Crespino è sfruttato per molteplici usi la pianta viene comunemente impiegata per ottenere siepi ornamentali.     La radice da un colorante giallo per la lana cuoio e legno i suoi frutti sono utilizzati per fare marmellate e altre conserve hanno contemporaneamente proprietà astringenti rinfrescanti e febbrifughe. Le radici hanno proprietà amarotoniche e febbrifughe aiutano a depurare il fegato le foglie hanno proprietà astringenti intestinali e diuretiche.

Quasi tutte le parti del Crespino escludendo le bacche sono ricche di alcaloidi di cui la berberina e il componente presente in maggior quantità. La berberina ha la proprietà di abbassare le contrazioni dell’utero dell’intestino e drei bronchi. Ha anche un’azione antisettica su molti microrganismi patogeni tra cui gli stafilococchi A volte è stata impiegata nel trattamento della malaria.

i consigli del farmacista

Usare la corteccia della radice per uso interno come astringente e regolatore delle mestruazioni abbondanti

Fare un decotto di 2 grammi in 100 ml di acqua prendere una o due tazzine al giorno

L’uso della radice a dosi elevate può invece dare problemi a causa del contenuto di berberina che ad alti dosaggi può dare disturbi gastrointestinali e vasodilatazione. A dosi molto elevate la berberina può anche causare il decesso per paralisi respiratoria e arresto cardiaco.

 


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Antonella Danese
Sono una giovane farmacista, appassionata di erbe, piante e rimedi naturali. Sono convinta che la salute passi per una giusta informazione e non tutti sono a conoscenza delle proprietà e delle mille potenzialità che offre la Natura. Per Daily Green sono lieta di curare la rubrica Eco Da Te con una serie di consigli utili (ed anche ricette tutte da provare) per il vostro benessere.