La sinterizzazione è una delle tecnologie dell’ultimo millennio che ha consentito di apportare progressi alla realizzazione di parti metalliche ad elevata resistenza.
Si tratta di una particolare lavorazione che, partendo dalle polveri metalliche, consente di creare parti di forme straordinariamente elaborate ma con elevata porosità e dunque resistenza.
La sinterizzazione bronzo è senza dubbio uno dei procedimenti più complessi ma anche ripetuti all’interno delle fabbriche che si occupano di sviluppare questa tecnologia perché il mix di materiali che comprende anche il bronzo permette di creare una lega senza uguali.
Il mix di polveri è alla base del successo dell’operazione di creazione di nuove parti metalliche non ferrose. In relazione alla tipologia di uso che si andrà a fare del prodotto realizzato verranno utilizzate differenti percentuali di stagno, bronzo e polveri di rame in modo da ottenere una lega metallica adatta al processo lavorativo.
La sinterizzazione inoltre apporta numerosi vantaggi dal punto di vista del risparmio energetico, essenziale al giorno d’oggi data l’importanza della sostenibilità e l’impatto ambientale in ogni fase della produzione.
Le fasi della sinterizzazione
La sinterizzazione si svolge attraverso diverse fasi, in primis mediante la scelta del mix di polveri metalliche da pressare insieme per poter realizzare la parte necessaria per il procedimento metallurgico successivo.
Il bronzo tendenzialmente viene trattato con stagno e una miscela di polveri di rame per ottenere le migliori caratteristiche possibili da questo materiale.
A seguito della scelta del mix di polveri metalliche si procede alla pressatura, una parte della produzione che serve a compattare al meglio le polveri e dare vita alle forme perfette che verranno utilizzate successivamente.
Trattando il materiale per interno e non in polvere questa progettazione non sarebbe possibile. Infine, la parte così pressata viene inserita all’interno di un macchinario, simile ad un forno, che procede raggiungendo una temperatura di poco inferiore al punto di fusione dei materiali di cui sono composte le polveri compattandole.
Gli usi del bronzo sinterizzato
A differenza di tanti altri materiali, il bronzo sinterizzato viene utilizzato principalmente in quei processi in cui sono coinvolti il trattamento di acqua, aria o oli lubrificanti.
Al contrario, ci sono processi meccanici in cui il bronzo sinterizzato non potrebbe essere utilizzato perché tende ad ossidarsi facilmente. Basta pensare alle lavorazioni in cui vengono utilizzati acidi corrosivi o materiali come lo zolfo o ammoniaca.
La sinterizzazione, consente di creare leghe da sfruttare in specifici settori realizzando un mix adatto alle esigenze richieste.
I vantaggi della sinterizzazione
La sinterizzazione del bronzo è diventata presto uno dei procedimenti più utilizzati, il motivo è semplice: il risparmio energetico e il basso impatto ambientale l’hanno resa un’operazione di successo.
Il fatto di raggiungere temperature di fusione più basse e anche di lavorare su polveri consente di ridurre l’impatto ambientale della produzione così come i consumi energetici dell’impresa, con un conseguente risparmio di denaro.