Oggi parleremo di una pianta molto usata in cucina e anche per adornare il capo di giovani laureati: l’alloro.
Laurus nobilis della famiglia delle Lauraceae è conosciuta col nome comune di Alloro in varie regioni d’Italia è chiamato romolino(Liguria), lavar(Piemonte), orench(Lombardia), slaverno(Veneto), tivalor(Friuli), melauro(Marche), odorgo, lauriello(Campania), nefinaru(Calabria), alaru Labru(Sardegna).
Alloro, una pianta spontanea
E’ una piante spontanea, si trova nei boschi e nella macchia mediterranea, specialmente lungo il Tirreno. Le foglie si possono raccogliere tutto l’anno, ma le migliori sono quelle raccolte in luglio-agosto.
Si conservano le foglie fresche ,ma volendo si possono essiccare all’ombra in luoghi ben areati; si conservano in vasi di vetro.
L’alloro è una pianta nota per le caratteristiche aromatiche nella buona cucina, possiede proprietà stimolanti degli enzimi digestivi e ha un’azione aperitiva e digestiva.
Azioni secondarie ,ma ugualmente importanti sono quelle espettoranti e antireumatiche.
L’infuso di foglie di alloro agiscono da stimolanti dell’organismo ,purificano il tubo digerente, favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali.
Le preparazioni con i frutti di Alloro in pomate e lozioni sono destinate all’uso esterno per le proprietà antisettiche, lenitive e antidolorifiche.
I CONSIGLI DEL FARMACISTA
Uso interno
Foglie per stomaco e intestino
Infuso: 1 g in 100ml di acqua. Una tazzina all’occorenza.
Uso esterno
Le foglie,per gli arti e estremità stanche e che sudano facilmente
Infuso: una manciata di foglie nell’acqua caldissima per un pediluvio
Uso esterno
I frutti per reumatismi e contusioni
Tintura oleosa 20g in 100ml di olio di semi di oliva a macero per 5 giorni. Frizionare con mani o con ovatta imbevuta di tintura per le parti dolenti
Uso cosmetico
Una manciata di foglie di alloro nell’acqua calda permette di realizzare un bagno leggermente profumato,deodorante ,stimolante.
LE ERBE IN CUCINA
Anguilla grigliata all’alloro
Tempo di preparazione 1ora e 30 minuti
Occorrente per 4 persone
1 anguilla di circa i kg
1 limone, alloro
2 cucchiai di prezzemolo tritato
100 g di burro
1 cipolla o scalogno, olio
2 dl di vino rosso
Pepe in grani e sale
Preparazione
Prendete l ‘anguilla, ed eliminate le interiora e la testa, lavatela e tagliatela a pezzi. Mettetela a macerare per una o due ore in una marinata col succo di limone ,4 o 5 foglie spezzate,un cucchiao di prezzemolo,granelli di pepe,pepe macinato e qualche cucchiaio di olio. Dopo di che,scolate i pezzi di anguilla dalla marinata e infilateli i n lunghi spiedini,alternandoli con foglie di alloro. Salate leggermente.
Cuocete gli spiedini in una griglia ben calda,pennellandoli di tanto in tanto con la marinata. Intanto che l’anguilla cuoce,mettete al fuoco un tegamino con il vino e la cipollina tritata finemente e fate ridurre il liquido a due o tre cucchiaiate.
Togliete il vino dal fuoco,unitevi il burro a pezzetti e il rimanente prezzemolo. Disponete gli spiedini su un piatto e servite a parte la salsa.
Buon appetito!