In Alaska persino gli stagni sono a rischio: stanno scomparendo e la colpa è del cambiamento climatico. L’aumento della temperatura, tra il 1948 e il 2013, ha ridotto la loro superficie di circa il 30 per cento e il numero è sceso di circa il 17 per cento. Il problema è che a rischio sono la fauna e i laghi. Questo è il risultato di un nuovo studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research.
Gli stagni stanno scomparendo per l’amento delle temperature
Lo studio appena pubblicato riporta i dati su più di 2800 stagni della penisola superiore di Barrow in Alaska, dove la temperatura media durante i lunghi inverni è di circa -12 gradi Celsius e durante le brevi estati di circa 4 gradi. Utilizzando anche sofisticatissime apparecchiature e dati satellitari si è reso improvvvisamente visibile agli occhi dei ricercatori cosa stava accadendo. Nell’arco degli ultimi 62 anni gli stagni hanno vista ridotta la loro superficie, insomma non esistono quasi più.
Non si formeranno più i laghi senza gli stagni
Dopo centinaia di anni, gli stagni – dicono ancora i ricercatori – si ingrandiscono trasformandosi in laghi e delineando il paesaggio nel lungo periodo. In sostanza, senza stagni non ci saranno più neppure i laghi in questa regione. Inoltre, proprio gli stagni sono una fondamentale risorsa di cibo e habitat per la nidificazione deglli uccelli migratori, il che comporta che specie acquatiche come l’edredone dagli occhiali e l’ededrone di Steller sono a rischio. Senza stagni un intero ecosistema potrebbe scomparire.