Tutta colpa del cambiamento climatico che, ora, mette a rischio anche le mummie più antiche del mondo. L’allarme è stato lanciato dall’università di Harvard.
Le mummie a rischio per colpa del cambiamento climatico
Si tratta delle mummie trovate in Sudamerica che risalgono al 5050 a.C. e sono di 2.000 anni più antiche di quelle egizie. Ma, ora, minacciate dai cambiamenti climatici si cerca di salvarle e a lavoro sono stati chiamati a raccolta esperti da tutto il mondo.
Si tratta delle mummie di Chinchorro, un’antichissima popolazione che viveva lungo le coste del Perù e che praticavano la mummificazione ancor prima degli egizi. La tecnica utilizzata era praticamente la stessa, con un’unica differenza: a Chinchorro si mummificavano tutti a prescindere se si trattasse di capi tribù. Lo stesso non accadeva in Egitto, dove si praticava la mummificazione solo per i faraoni e per l’elite. Insomma: una vera differenza di classe.
Si tratta delle mummie di Chinchorro
Negli ultimi anni molte di queste mummie hanno iniziato a deteriorarsi velocemente. Nessuno era riuscito fino a ieri a capirne la causa e a fermare questo processo, mentre proprio alcuni esperti, tra cui quelli di Harvard, hanno cominciato a studiare il clima e le conseguezne che questo produceva proprio sulle mummie.
Ed è così che proprio questi ultimi hanno scoperto che una delle cause dei danni alle mummie è l’aumento dell’umidità nella città in cui sono conservate, ad Arica. Il guaio è che non si conosce ancora il modo di fermarne la decomposizione, e tutti sono a lavoro proprio per tentare di capire quale possa essere la soluzione migliore. Insomma: il cambiamento climatico sta deteriorando anche preziosi beni culturali come è per le mummie più antiche al mondo.