Clima è la parola d’ordine nel tanto atteso vertice di Parigi. Dopo le manifestazioni in tutto il mondo della giornata di ieri a cui anche il nostro Dialy Green ha partecipato, si è avviata la XXIma conferenza di Parigi.
Clima, al via il vertice Onu
Mentre tra Putin e Obama si è tenuto un incontro a porte chiuse, su cui si hanno solo delle indiscrezioni, l’attenzione di tutti è puntata sui grandi della terra affinché quell'”obbligo di successo” di cui ad apertura dei lavori ha parlato il ministro degi Esteri francesi e presidente della conferenza Laurent Fabius sia un vero imperativo.
A ribadire che “Serve un accordo significativo sotto i 2 gradi” di aumento della temperatura, anche per garantire “la pace e la sicurezza internazionale”, è stato anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon in apertura dei lavori.
I Grandi della Terra si confrontano sul clima
Serve un “accordo globale, efficace, equilibrato” e “giuridicamente vincolante – ha sottolineato anche lo stesso presidente russo Vladimir Putin alla Cop21 – che consenta alle economie di svilupparsi” e limiti di “2 gradi” il riscaldamento climatico. L’auspicio è “un nuovo accordo nel prolungamento di Kyoto sul clima che risponda agli interessi delle nostre popolazioni”.
Per Francois Hollande, la lotta a terrorismo e cambiamento climatico “sono le due grandi sfide che si devono affrontare”, perché “ai nostri figli dobbiamo lasciare di più che un mondo libero dal terrore, un pianeta preservato dalle catastrofi, un pianeta sostenibile”.
Ad intervenire con un post su Facebook è stato anche il premier Renzi: “C’è una sfida che riguarda tutti noi, il futuro del pianeta. Senza allarmismi inutili dobbiamo prendere atto che siamo ad un bivio. L’Italia vuole stare tra i protagonisti della lotta all’egoismo, dalla parte di chi sceglie valori non negoziabili come la difesa della nostra madre terra”.
(Foto: Ansa)
Obama: “Su clima accordo doveroso”
Il presidente degli Stati Uniti non ha mancato di appuntare l’attenzione su quanto, ancora, questo accordo sia necessario per salvare il Pianeta.
“Sono venuto di persona – ha dichiarato – come rappresentante della prima economia mondiale e del secondo inquinatore per dire che noi, Stati Uniti, non solo riconosciamo il nostro ruolo nell’aver creato il problema sul clima ma che ci assumiamo anche la responsabilità di fare qualcosa in proposito. Possiamo cambiare il futuro qui e adesso”. Il presidente americano prima di intervenire nel vertice ha effettuato una piccola sosta doverosa alla sala concerti del Bataclan, il teatro della strage del 13 novembre. Al suo fianco, ha reso noto la casa Bianca, il presidente francese Francois Hollande ed il sindaco di Parigi Anne Hidalgo.
Il presidente americano si è, quindi, fermato per alcuni minuti in silenzio davanti alle tantissime candele e ai tantissimi fiori posti dai parigini a ricordo delle vittime. Lui stesso ha posto in terra una rosa bianca. Subito dopo, dopo aver salutato Hollande con un veloce abbraccio, è risalito sulla sua auto senza rilasciare dichiarazioni, diretto alla residenza dell’ambasciatore Usa (l’Hotel de Pontalba), nel centro della capitale francese.
“La Conferenza di Parigi è l’occasione per il mondo di mostrarsi unito nel costruire un futuro migliore per i nostri figli” è il messaggio che Obama ha postato su Facebook prima della sua partenza per la capitale francese. E questo è l’auspicio di tutto il Pianeta.