Il 24 agosto 1903 nasce ad Alexandria, in Virginia il pianista, compositore e arrangiatore Claude Hopkins.
L’avventura francese
Talento precoce inizia a suonare il pianoforte all’età di sette anni, perfezionandosi successivamente alla Howard University e al Conservatorio musicale di Washington. Dopo essersi fatto le ossa in varoi gruppi studenteschi, forma la sua prima orchestra nel 1924 debuttando ad Atlantic City. Si trasferisce quindi a New York per suonare con la formazione di Wilbur Sweatman, ma poco tempo dopo ricostituisce una sua orchestra con la quale nel settembre del 1925 porta in Europa la rivista che lancerà la stella di Josephine Baker. All’inizio del 1926, quando la Baker decide di non tornare più negli Stati Uniti, anche lui continua a girovagare per il Vecchio Continente alla testa di un gruppo comprendente parecchi musicisti europei. Qualche tempo dopo però torna in patria e all’inizio degli anni Trenta suona regolarmente al Savoy Ball Room e al Roseland Ballroom di New York, con un’orchestra di cui fanno parte Albert Snaer, Fernando Arbello, Edmond Hall e Fred Norman.
Un’intensa attività
Nel 1943, alla testa di un nuovo gruppo, effettua una lunga tournée che tocca vari stati compreso il Canada. Nel 1944 suona regolarmente al Club Broadway di New York; due anni dopo allo Zanzibar sempre di New York, nel 1947 a Boston e nel 1948 al The Place di New York. Nel corso degli anni Cinquanta si esibisce a più riprese allo Zanzibar alla testa di un suo sestetto oppure al Metropole a fianco di Red Allen e con il trio di Herman Autrey. All’inizio degli anni Sessanta forma l’ennesima orchestra nella quale avvicendano strumentisti del calibro di Buddy Tate, Emmett Berry, Joe Thomas, Vic Dickenson, Budd Johnson, Wendell Marshall o Osie Johnson. Negli anni Settanta è ancora in attività. Partecipa a vari Festival Jazz e registra vari dischi. Muore il 19 febbraio 1984.