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Cinque Terre, il Parco traccia il bilancio 2020

Parco nazionale delle cinque Terre

Anche in un anno complesso come il 2020, in coerenza con la propria mission, il Parco non ha mai smesso di lavorare per proteggere la natura, di valorizzare il territorio, anche promuovendo attività economiche sostenibili, di incentivare un turismo ancor più responsabile e di offrire alle Cinque Terre servizi sempre più efficienti. La visita del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a metà settembre 2020, è stato in quest’ottica un segnale forte di vicinanza e sostegno alle Cinque Terre proprio in un momento storico così complicato dove le sfide si sono fatte più complesse, la cui urgenza però offre all’Ente l’opportunità unica di guardare all’ambiente con una prospettica differente rispetto a prima.

 

Tre, in sintesi, gli ambiti di azione che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso:

1) conservazione e salvaguardia dell’ecosistema dell’area marina protetta;

2) agricoltura e sentieri;

3) natura e sostenibilità.

 

In questi filoni si innestano diversi progetti, iniziative, eventi e più in generale azioni di gestione integrata da parte dell’Ente Parco che nel 2020 hanno contribuito a rinsaldare il forte legame tra terra e mare così tipico alle Cinque Terre.

 

Un anno, questo 2020, che appunto ha visto l’Ente impegnato anche con importanti azioni mirate di finanziamento, prime fra tutte gli oltre 750mila euro assegnati agli agricoltori per la manutenzione e ricostruzione dei muri a secco che costituiscono i terrazzamenti tipici di questo territorio e, quindi, quel milione di euro circa impegnato per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei sentieri, autentico patrimonio culturale e risorsa fondamentale per lo sviluppo di un turismo sempre più lento.

 

Rete sentieristica

Il 2020 è sicuramente l’anno della riscoperta degli spazi verdi e del patrimonio sentieristico custodito dal Parco, luoghi di rigenerazione e conoscenza profonda del paesaggio e della biodiversità.

In questo senso l’Ente ha lavorato su più livelli adottando anche protocolli di fruizione in coerenza con le prescrizioni in materia di contenimento del virus Covid-19: sul fronte della manutenzione quotidiana ha individuato, nella creazione della figura dell’operatore per la difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali, una soluzione per la cura quotidiana degli oltre 120 km di percorsi escursionistici che si sviluppano nel territorio dell’area protetta, dando impulso alla creazione di nuove professioni verdi. Infatti, la difesa e il recupero della rete sentieristica del Parco non solo rappresenta un elemento fondamentale per la protezione di paesaggio, natura e storia delle Cinque Terre ma è anche una occasione concreta per creare nuovi Green Jobs. Sono stati 8 i manutentori impiegati dall’Ente a partire da agosto e, con il nuovo anno, sarà integrato l’Albo con nuovi professionisti opportunamente formati.

 

In linea con la valorizzazione e la pianificazione di interventi straordinari di manutenzione della rete sentieristica, l’Ente ha svolto nel 2020 un importante censimento del patrimonio dei sentieri, così da valutarne lo stato di fatto in maniera puntale ma anche programmatica: l’anno appena trascorso ha visto la  riapertura del sentiero n. 531 “La Beccara”, storica via di collegamento tra il borgo di Riomaggiore e Manarola; l’avvio di importanti cantieri finalizzati al miglioramento della percorribilità e alla mitigazione del rischio su tratte importanti sia dal punto di vista paesaggistico e storico naturalistico sia per la loro funzione strategica di collegamento tra i borghi e i santuari del Parco Nazionale delle Cinque Terre, in vista della prossima stagione. Tra quest’ultimi, il sentiero SVA – 592 da Corniglia a Vernazza e da Vernazza a Monterosso, percorso di costa e di collegamento tra i paesi; il sentiero n. 509 da Monterosso al Santuario di Soviore, un percorso verticale di particolare pregio storico; il sentiero 507 di collegamento tra il borgo di Vernazza e il crinale, passando per l’abitato di San Bernardino.

In programma anche gli interventi straordinari sul sentiero verticale di collegamento tra il borgo di Corniglia e Cigoletta (n. 587) e il sentiero di mezza costa, SVA – 593 dal Telegrafo a Riomaggiore, in Località Lemmen.

 

Salvaguardia del paesaggio agricolo

La rete dei sentieri e il paesaggio agricolo terrazzato sono ambiti strettamente legati tra di loro e richiedono equivalenti azioni di salvaguardia; entrambi concorrono alla manutenzione del territorio, alla valorizzazione del patrimonio culturale e quindi contribuiscono allo sviluppo economico del luogo. In quest’ambito, dunque, il Parco ha portato avanti il progetto “Albo Aziende Agricole” con un investimento di oltre 100mila euro al fine di mantenere e recuperare tratte sentieristiche e sostenere l’importante lavoro di presidio svolto dagli agricoltori delle Cinque Terre. Tra le misure in aiuto in questo comparto strategico per la salvaguardia del territorio, l’Ente anche quest’anno è riuscito a garantire la fornitura alle aziende agricole e ai conduttori di terreni di materiale lapideo, di barbatelle e pali in castagno (per un importo complessivo di circa 80mila euro).

Importante anche il sostegno del Parco per la manutenzione e la realizzazione di monorotaie alla Cantina Sociale delle Cinque Terre, unica forma di meccanizzazione della nostra agricoltura eroica.

In tema di risposta ai cambiamenti climatici è entrato nel vivo il Progetto Stone Walls for Life, che prevede il recupero e il successivo mantenimento di circa 6 ettari di terrazzamenti.

 

Infine, il Parco ha stanziato la somma di 766mila euro per il bando finalizzato alla concessione di contribuiti per la ricostruzione dei terrazzamenti ricadenti nell’area parco a vignaioli e conduttori di terreni, integrando ulteriormente la dotazione finanziaria per soddisfare le numerose richieste.

 

Altro strumento per la salvaguardia delle attività produttive sostenibili del Parco, l’approvazione del Piano Biennale di gestione del cinghiale 2020-2022. Scopo del Piano è ridurre l’impatto di questa specie selvatica sulla biodiversità del parco e sulle attività agricole tradizionali che ne caratterizzano il paesaggio, mediante l’interazione tra monitoraggio, potenziamento delle tecniche di prevenzione e attento controllo numerico.

 

La conferma della registrazione EMAS e della certificazione ambientale ISO 14001:2015, a seguito degli audit di verifica avvenuti nel mese di dicembre, rappresentano il raggiungimento di un traguardo che sancisce la bontà dell’azione amministrativa e il proseguimento di un processo virtuoso per migliorare costantemente sia la tutela del nostro capitale naturale, con un progressivo incremento dell’efficacia e dell’efficienza delle azioni a tutela della biodiversità e degli habitat del parco, sia i modelli di sviluppo sostenibile per incrementare il benessere delle comunità locali. A questi si aggiunge il percorso della Carta Europea per il Turismo Sostenibile che si avvia verso la terza fase.

 

Il mare: la salvaguardia della sua biodiversità

Il Parco nel 2020 ha portato a conclusione importanti progetti europei finanziati dal programma marittimo It-Fr, quali GIREPAM, il cui obiettivo è stato quello di elaborare una strategia condivisa di gestione delle reti ecologiche marine costiere, e MAREGOT sulla prevenzione e gestione congiunta dei rischi derivanti dall’erosione costiera.

 

Tra quelli in atto, vanno sottolineati i progetti del programma Life, Progetto ROC POP Life e ReLIFE.
Il primo ha come obiettivo il ripristino dello stato ecologico dei siti natura 2000 attraverso la riforestazione dell’alga bruna Cystoseira nell’AMP Cinque Terre e in quella Miramare (sono circa 130 le piastrelle che reggono i giovanili di Cystoseira posizionate nel 2020 dai ricercatori dell’Università di Genova nella Zona A del Mesco, con risultati positivi in termini di attecchimento).

 

Il secondo progetto, invece, mira alla reintroduzione della Patella ferruginea, una specie a rischio di estinzione nel Mediterraneo, e alla creazione di un protocollo per la riproduzione controllata di individui: a ottobre 2020 i ricercatori dell’Università di Genova sono riusciti a ottenere per la prima volta la riproduzione di questa specie attraverso metodi non invasivi. Inoltre, durante i sopralluoghi sono stati individuati 52 esemplari di Patella ferruginea nell’AMP Cinque Terre in buono stato di salute.

 

A proposito di conservazione del patrimonio naturale, sia terrestre sia marino, anche nel 2020 l’Ente è stato impegnato nei progetti di ricerca e monitoraggio nell’ambito della Direttiva per la conservazione della Biodiversità nei Parchi del Ministero dell’Ambiente.

 

Fiore all’occhiello l’innovativo progetto pilota, studiato per monitorare la qualità e i paesaggi sonori delle FORESTE DI GORGONIE, che ha condotto nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre scienziati del’Istituto di ricerca Chorus, con sede a Grenoble, e l’Observatoire Océanologique de Banyuls-sur-Mer.

 

Infine, sono stati importanti i traguardi raggiunti anche in tema di fruizione del patrimonio custodito nell’AMP, primo fra tutti la creazione di un nuovo gavitello posizionato in prossimità di Punta Mesco e dedicato alle immersioni con diving autorizzati per sub diversamente abili, oltre che l’installazione di corsie natatorie nei borghi di Manarola, Vernazza e Riomaggiore, “sentieri del mare” per consentire di vivere in sicurezza e in libertà le acque e i fondali delle Cinque Terre.

 

Ambiente: mobilità sostenibile ed efficienza energetica

Nel 2020 il Parco si è impegnato a essere un modello anche attraverso la ratifica di progetti su mobilità sostenibile ed efficienza energetica per la mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici inseriti nell’ambito dei programmi promossi dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

All’interno del programma “Aree marine protette per il clima 2020”, il Parco ha approvato la proposta di progetto sperimentale volto all’impiego di unità nautiche a propulsione elettrica destinate allo svolgimento delle attività connesse al monitoraggio, al servizio, alla gestione dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, con relative stazioni di ricarica. La seconda proposta avanzata dal Parco si inserisce nell’ambito del Programma “Parchi per il Clima 2020” e ha come obiettivo l’efficientamento energetico dell’Ostello di Corniglia, di proprietà del Comune di Vernazza e in gestione al Parco, del Centro di Educazione Ambientale di Torre Guardiola e della sede del Parco a Manarola, oltre che la realizzazione di una pista ciclopedonale nelle gallerie ferroviere dismesse, presenti nel territorio del Parco e di collegamento ai territori limitrofi.

Sfida importante avviata quest’anno dal Parco la messa a sistema di una rete efficiente ed efficace di depurazione nell’area protetta: ha preso il via da ottobre il tavolo tecnico istituzionale sulla depurazione che vede il coinvolgimento della Provincia della Spezia, del Parco e dei Comuni delle Cinque Terre, per dare il via al programma di riqualificazione ambientale mirato all’ammodernamento del sistema fognario-depurativo delle Cinque Terre.

 

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