Home C'era una volta Christian Wagner, un talentuoso compagno di viaggio di Django

Christian Wagner, un talentuoso compagno di viaggio di Django

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Il 5 dicembre 1904 nasce a Macon, in Francia, il clarinettista e sassofonista Christian Wagner, uno dei protagonisti della scena jazz francese degli anni Trenta e Quaranta.

Con Serge Glyckson

I suoi genitori sono concertisti e gli fanno iniziare molto presto lo studio della musica indirizzandolo prima al pianoforte poi al violino e infine al violoncello, strumento con il quale debutta da professionista. Appassionatosi al jazz adotta però il clarinetto e il sassofono. Christian Wagner suona di tutto dalla musica da ballo al jazz nelle formazioni più diverse, in particolare suona moltissimo nell’orchestra di Serge Glyckson. Negli anni trenta incide moltissimi dischi con Adelaide Hall, Bill Coleman, Arthur Briggs, Alix Combelle e soprattutto Django Reinhardt.

La collaborazione con Django

La collaborazione di Wagner con Reinhardt è stretta e regala moltissimi dischi destinati a lasciare un segno importante sulla musica europea. Tra le tappe più significative ci sono la registrazione nel mese di novembre del 1937 del brano Big Boy Blues cui partecipano Django Reinhardt, Bill Coleman e Frank “Big Boy” Goudie. In quell’occasione Wagner suona un assolo di clarinetto nel terzo ritornello rimasto famosissimo.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".