Home C'era una volta Chino Pozo, il bop in salsa cubana

Chino Pozo, il bop in salsa cubana

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Il 4 ottobre 1915 a L’Avana, in Cuba, nasce il percussionista Francisco Pozo, detto Chino, da non confondere con il più celebre cugino Chano.

Gli inizi al pianoforte e al basso

Come Chano anche Chino inizia a studiare, pianoforte e basso dedicandosi poi alla percussione e precedendo in America il cugino. Si dice che sia stato proprio Chino a trovargli i primi ingaggi a New York. Nel 1937 Chino lascia Cuba svolgendo diversi lavori e finendo poi per entrare nell’orchestra di Machito con il quale rimane dal 1941 al 1943 per poi esibirsi con molte altre formazioni. Dal 1943 al 1949 è con i ballerini di Jack Cole, poi con José Curbelo, Noro Morales, Tito Rodriguez, Enric Madriguera. Seguono due anni con Perez Prado e altri due con Josephine Premice.

La fusione tra bop e musica cubana

La sua notorietà, che va calando con il passare degli anni, è all’apice negli anni Cinquanta dopo le incisioni effettuate con Gillespie e O’Farrill. Con Dizzy incide, il 9 gennaio 1950, Coast To Coast, Carambola, Oo-La-La, Honeysuckle Rose.l la Afro-Cuban Suite incisa dalla orchestra di Machito con l’aggiunta di Charlie Parker e Flip Phillips, il 21 dicembre 1950, il 21 dicembre 1950, resta nella leggenda. Brani come Canción, Mambo, 6/8, Jazz e Rhumba Abierta mettono in mostra le possibilità di fusione tra bop e musica cubana, dando ragione a Norman Granz che per primo teorizza questa mescola. Muore il 28 aprile 1980 a New York.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".