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Chavez, domani i funerali per l’ultimo caudillo

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Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, è morto.

Domani si terranno i funerali mentre il Venezuela si prepara a sette giorni di lutto nazionale. A Caracas sono già arrivati i presidenti dell’Uruguay, Pepe Mujica, dell’Argentina Cristina Kirchner e della Bolivia Evo Morales, nelle prossime ore sono attesi tutti gli altri leader sudamericani.

Le spoglie del comandante Hugo Rafael Chávez Frías verranno trasportate nell’Accademia Militare, la “Casa dei sogni” come la chiamava lo stesso ex presidente che s’ispirava a Simón Bolívar.

Qui nacque la rivoluzione militare bolivariana e qui il corpo di Chávez sarà vegliato sino a domani dal suo popolo – quello che sino a pochi mesi fa riempiva sempre tutte le principali piazze e strade del centro di Caracas per ascoltarne i discorsi a suon di musica.

A dare l’annuncio della morte e’ stato il delfino Nicolas Maduro, che ha gridato al complotto, affermando che il “comandante” Chavez e’ stato avvelenato dai suoi nemici. Il Venezuela, dunque, si avvia verso nuove elezioni entro 30 giorni.

La salma del leader Chàvez sarà custodita al museo militare di Caracas

museo militare caracas

Nel frattempo il vicepresidente assumera’ la presidenza a interim. Moltissimi i messaggi di cordoglio, da Cuba, che ha reso omaggio al ‘delfino di Fidel Castro’, agli Usa, che si sono augurati l’inizio di una nuova era. L’Iran, con il presidente Mahmoud Ahmadinjad, ha salutato “il martire” Chavez, caduto per una malattia definita “sospetta”.
Per il Venezuela ora “si apre un nuovo capitolo di storia”. Cosi’ il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha commentato in una nota la morte di Hugo Chavez mentre il Dipartimento di Stato Usa ha bollato come “assurde” le accuse di complotto mosse da Caracas.

“In questo momento difficile – ha osservato Obama – gli Stati Uniti ribadiscono il loro sostegno al popolo venezuelano e il loro interesse a sviluppare un rapporto costruttivo con il governo del Venezuela. Gli Stati Uniti mantengono il loro impegno verso politiche volte a promuovere i principi democratici, il ruolo della legge e il rispetto dei diritti umani”.

Poche ore prima dell’annuncio della morte di Chavez, il vicepresidente Nicolas Maduro aveva accusato gli Usa di aver complottato contro “il comandante”.

“Stiamo seguendo le piste degli elementi che configurano questo complotto velenoso”, aveva attaccato Maduro durante un lungo intervento in tv paragonando il destino di Chavez a quello del leader palestinese Yasser Arafat e attribuendo le responsabilita’ “al nemico storico della Patria”.

Chavez era un uomo “non comune e forte” che ha dato un enorme contributo alle relazioni tra Mosca e Caracas ha dichiarato anche il presidente russo Vladimir Putin.

“Era un uomo non comune e forte che guardava nel futuro e ha sempre puntato al massimo per se stesso”, ha scritto Putin nel telegramma di condoglianze inviato a Caracas.

Il governo cubano ha proclamato, altresì, tre giorni di lutto nazionale per la morte del presidente venezuelano Hugo Chavez, definito “il figlio” politico di Fidel Castro, e ‘adottato’ dall’Avana durante la lunga malattia.

Si stanno susseguendo in queste ore i messaggi di numerosissimi leader mondiali che esprimono cordoglio e vicinanza al popolo venezuelano.

I presidenti brasiliano Dilma Rousseff, boliviano Evo Morales, argentino Cristina Fernandez, uruguaiano Jose’ Mujica, peruviano Ollanta Humala, hano gia’ annunciato la loro partecipazione ai funerali.

Anche il presidente ecuadoriano Rafael Correa ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per onorare il “mio caro amico che continuera’ a vivere piu’ che mai ispirando le rivoluzioni in America Latina”.
Un altro grande alleato di Chavez, il presidente del Nicaragua Daniel Ortega, ha promesso di continuare a “combattere” per l’unita’ latinoamericana e caraibica. Per il capo di Stato colombiano Juan Manuel Santos, “il migliore omaggio alla memoria di Chavez e’ realizzare il sogno che condivideva con noi altri: arrivare ad un accordo per la fine del conflitto in Colombia”.

Anche le Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc) hanno ricordato Chavez in un comunicato in cui definiscono la notizia “funesta”. Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha espresso “le piu’ sentite condoglianze alla sua famiglia e al popolo venezuelano”. Il presidente cileno Sebastian Pinera ha ricordato “l’attitudine di Chavez all’integrazione” mentre il presidente paraguaiano Fernando Lugo si e’ detto “costernato”.
Piu’ duri invece i toni dell’organizzazione Human Rights Watch (HRW), che ha criticato “l’autoritarismo” di Chavez, accusandolo di essere “totalmente indifferente” ai diritti umani fondamentali.

El comandante oggi è “più vivo che mai” e, anzi, è “già entrato nell’eternità” ripetono ai microfoni di Telesur le migliaia di persone che in questi minuti stanno accompagnando il feretro del loro leader tra le avenidas del centro che collegano l’ospedale militare all’Accademia militare.