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Charlie Barnet, il jazzista che era ricco di famiglia

Il 26 ottobre 1913 nasce a New York il sassofonista e direttore d’orchestra Charlie Barnet, uno dei grandi protagonisti del jazz orchestrale.

Un avvocato mancato

Registrato all’anagrafe con il nome di Charles Daly Barnet, ricco di famiglia, nelle intenzioni dei genitori avrebbe dovuto diventare avvocato, ma la sua passione è la musica cui, non avendo assilli finanziari, può dedicarsi a tempo pieno fin da ragazzo. A sedici anni suona già il sassofono contralto in una piccola orchestra da ballo di un transatlantico. Giovanotto di bell’aspetto cede per qualche tempo anche alle tentazioni di Hollywood e partecipa a due film musicali. Il clima della California gli piace e decide di restarci per un po’ suonando in vari gruppi tra cui quello di Beasley Smith,. Nel 1933 torna a New York e forma una orchestra a suo nome. Inizialmente fatica a imporsi. Dopo le prime esibizioni, accolte tiepidamente decide di mettere mano alle partiture. Pian piano la popolarità di Charlie Barnet e della sua orchestra cresce. È la prima formazione di strumentisti bianchi ad essere invitata a suonare all’Apollo Theatre di Harlem, considerato un po’ il tempio della musica nera. Più che alle esibizioni concertistiche e alle incisioni però, Charlie e la sua big band preferiscono la comoda vita della musica da ballo con ingaggi in grandi alberghi e locali di lusso.

Il successo e la popolarità

Il periodo è molto propizio visto che sta iniziando la cosiddetta swing era. L’orchestra di Charlie Barnet arriva leggermente in ritardo nello sfruttamento di quel filone fortunato, ma s’impone subito con un disco di straordinario successo. È Cherokee, un vecchio tema di Ray Noble riportato alla luce grazie a un azzeccato arrangiamento di Billy May, uno dei tanti giovani talenti inseriti da Barnet nella sua formazione.L’inserimento dei giovani cambia la fisionomia dell’orchestra che dal pubblico viene ribattezzata “the band of the youth”, l’orchestra della gioventù. Dopo ‘Cherokee’, arrivano altri brani di successo come Skyliner che diventa uno dei brani più popolari in assoluto del 1945. Con la fine del periodo d’oro della grandi orchestre la big band prosegue l’attività senza particolari successi ma anche senza difficoltà fino ai primi anni Cinquanta, quando Charlie Barnet, che nel frattempo ha preso parte ad altri cinque film, decide di scioglierla per aprire a Los Angeles un ufficio di edizioni musicali. Non abbandona del tutto l’attività jazzistica e di tanto in tanto riunisce orchestre occasionali per incidere dischi o per una serie di concerti Anche negli anni Settanta resta un personaggio popolarissimo, protagonista di primo piano della cronaca mondana con i suoi dieci divorzi, i lunghi tornei di golf e uno yacht favoloso sul quale passa gran parte del tempo. Colpito da Alzheimer muore a San Diego il 4 settembre 1991.

 

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