Il 23 marzo 1953 a Great Lakes, una cittadina nei dintorni di Chicago, nell’Illinois, nasce Yvette Marie Stevens, la futura Chaka Khan. A dodici anni inizia a cantare nei locali della sua zona e successivamente canta con gruppi vocali come le Crystalettes o le Shades of black. A sedici anni incontra il Black Panthers Movement e ne resta affascinata.
Un nome do battaglia che diventa un nome d’arte
Al momento del suo inserimento nella struttura organizzativa del movimento le viene assegnato il nome di battaglia di Chaka Khan. Nel 1972 diviene la cantante dei Rufus, sostituendo Paulette McWilliams. Ben presto la sua personalità si impone anche all’interno del gruppo che nel 1978 inizia a chiamarsi Rufus and Chaka Khan. Nello stesso anno pubblica Chaka, il suo primo album da solista e l’esplosivo singolo I’m every woman che la trasforma in una star della “Black Music”. Il successo non le fa abbandonare la militanza nelle Pantere Nere, anzi, con una strategia decisa insieme al movimento sfrutta la popolarità per diffonderne le idee e per promuovere le campagne di aiuto e di assistenza agli emarginati dei quartieri neri. Nel 1979 lascia definitivamente i Rufus e l’anno dopo pubblica Naughty, un album dal quale vengono estratti altri due singoli di successo come Papillon e Clouds. Sempre nel 1980 il suo tour statunitense è costellato da numerosi episodi di isteria collettiva da parte di un pubblico che vede in lei, oltre che la cantante di successo, la donna impegnata per il riscatto della popolazione nera.
Ci sono idee e speranze che porti nel cuore per tutta la vita
Nel 1984 lo straordinario successo commerciale dell’album I feel for you viene premiato da ben due dischi di platino, mentre molti artisti bianchi fanno la fila per poter ottenere la sua collaborazione. Inizialmente restia a confondere le sue strade con altri progetti artistici, nel 1986 accetta, però di cantare con Robert Palmer in Addicted to love e Steve Winwood in Higher love. Due anni dopo realizza quello che da molti è considerato il suo insuperato capolavoro: CK, un album coprodotto da Prince, per il quale lavorano alcuni giganti della musica nera come Stevie Wonder, Bobby McFerrin e Dave Grusin. Le “Pantere nere” sono ormai un ricordo del passato, ma l’impegno di Chaka Khan contro la discriminazione e l’emarginazione non cambia. A chi la interroga sull’argomento risponde: «Ci sono idee e speranze che porti nel cuore per tutta la vita, perché esistevano prima di te e continueranno a esistere anche dopo. È forse per questa ragione che vale la pena di vivere per un’ideale».