Home C'era una volta Celentano e Mina al Festival del Rock and roll di Milano

Celentano e Mina al Festival del Rock and roll di Milano

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Il 18 maggio 1957 l’esibizione di Adriano Celentano al Festival del Rock and roll di Milano scatena il finimondo.

Jannacci nel gruppo

Adriano sale sul palco in maglietta rossa e blue jeans insieme ai Rocky Boys, la sua band di fresca creazione. Tra loro c’è anche Enzo Jannacci. Bastano poche note per far esplodere gli oltre diecimila spettatori stipati come sardine nel Palazzo del Ghiaccio. Il risultato è sconvolgente con sedie divelte, ragazzine che urlano, mentre un centinaio di ragazzi rimasti fuori si scontra con la polizia. Nella stessa manifestazione trova la sua consacrazione anche Mina, soprannominata “La tigre di Cremona”.

Nessuno!

La ragazza fa letteralmente saltare il pubblico sulle sedie con una stralunata versione di Nessuno, un brano presentato poco tempo prima al Festival di Sanremo da Wilma De Angelis e Betty Curtis. È una canzone di stampo melodico che, nelle sue mani, viene letteralmente stravolta. Di fronte a un pubblico di giovani entusiasti, Mina spezza la melodia del brano, elimina i salti di tonalità, ne aumenta il ritmo disinteressandosi totalmente del testo le cui parole vengono sillabate in funzione ritmica raddoppiando le vocali e diminuendo le consonanti doppie a suo piacere.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".