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Carlo Levi, la famiglia e gli anni Venti

Invito.Carlo Levi. La famiglia, gli anni Venti

Si inaugurerà il 7 ottobre 2022 alle ore 18.00 la mostra per le celebrazioni dei 120 anni dalla nascita – Carlo Levi. La famiglia, gli anni Venti – a cura di Claudia Terenzi. L’evento ha sede alla Fondazione Carlo Levi, via Ancona 21a Roma e la mostra potrà essere visitabile fino al 7 dicembre 2022.

Autoritratto, 1923_ph De Grazia

L’esposizione presenta 28 dipinti, la maggior parte inediti o poco conosciuti e si focalizza sugli anni giovanili e l’ambiente familiare in cui si è formato l’artista. Ad arricchire la mostra, un nucleo di fotografie inedite, provenienti dal fondo fotografico della Fondazione, in dialogo con le opere pittoriche. La mostra ed il catalogo sono a cura di Claudia Terenzi; i testi in catalogo sono di Claudia Terenzi e del fratello Riccardo Levi.

Carlo Levi è un artista complesso, che ha scritto con le immagini e dipinto con le parole, inoltre ha scattato numerose fotografie ma mai considerandole, sembra, uno strumento espressivo autonomo, dimostrandosi quindi un accurato raccoglitore di scatti che hanno accompagnato tutto il suo percorso artistico, articolato alla sua biografia. Le fotografie dell’Archivio sono moltissime, delle quali 1500 sono online sul sito della Fondazione, restituendoci, da un’altra angolazione, la sua avventura umana ed intellettuale, narrata dalle numerose tele in mostra in questa imperdibile occasione.

La Dora al ponte Rossini, 1926

Scrive Claudia Terenzi, nel catalogo della mostra:

Lelle con l’ombrellino, 1928

Indubbiamente ogni pittore subisce una certa influenza di altri artisti, anzi si parte proprio da questo amore per la forma e lo stile di altri per poi trovare la propria originalità che è presto evidente. Considerando gli elementi delle sue composizione, l’esigenza di liberarsi entro breve tempo del ‘modellato’ per una fase nuova e ad una accezione più lirica. E’ però chiaro che la componente realistica, che troviamo nei dipinti dei primi anni Venti, si può far risalire anche al clima di ritorno all’ordine, della tradizione in Italia con Valori plastici e con l’affermazione di un nuovo realismo in Germania con la Nuova oggettività. Si cita in tal senso anche l’esperienza francese, soprattutto nei suoi viaggi tra il ’28 e il ’29, per essere all’origine di un profondo cambiamento e l’influenza su di lui dei fauves dai quali Levi ereditò quel senso del colore, così incisivo ma anche così poco naturalistico.

Prosegue Claudia Terenzi e conclude, con queste note la sua accurata analisi, che certo è impossibile riassumere:

Pina Jona ad Alassio, 1929 _ ph Riccardo Lodovici

Segnaliamo inoltre che dal 26 luglio 2021 è ufficialmente online sul sito https://carlolevifondazione.it l’Archivio fotografico della Fondazione Carlo Levi, un fondo fotografico inedito raccolto in vita da Carlo Levi, di proprietà della Fondazione da lui creata, attualmente conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma. Il lavoro di valorizzazione e diffusione dell’archivio fa parte del progetto “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi”, a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna per la Fondazione Carlo Levi, vincitore dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020” e promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

INFO: Carlo Levi. La famiglia, gli anni VentiInaugurazione 7 ottobre 2022 ore 18.00alla Fondazione Carlo Levi, Via Ancona 21 – Roma – Fino al 7 dicembre 2022 – Orari: mart. – merc.- vener. 10.00 – 13.00; giov. 16.00-19.00

carlolevifondazione@gmail.comwww.carlolevifondazione.it

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