Ci sono delle Istituzioni che segnano la storia e la cultura di una città molto più di quanto l’opinione comune possa immaginare e che stanno a testimoniare rapporti profondi e relazioni strette. È quanto ha cercato di illustrare Gianfranco Tobia a proposito del legame tra Roma e una delle sue Istituzioni sportive più rappresentative: Il Circolo Canottieri Aniene (Silvana Editoriale, 2008). In queste pagine vengono raccontate tutte le principali tappe dell’Aniene, dalla sua fondazione passando per le due guerre mondiali fino ad arrivare al 2008, narrandone, grazie anche a un suggestivo impianto fotografico, vittorie e sconfitte sempre tenendo presente il contesto storico e culturale non solo di Roma ma dell’intero Paese. Il Circolo Canottieri Aniene venne fondato nel 1892 da Alessandro Morani e dai fratelli Fasoli e si contraddistinse, nella sua prima parte di vita, per i suoi successi alle Olimpiadi nel canottaggio grazie alle medaglie di atleti come Antonio Ghiardello, Giliante D’Este, Francesco Cossu e Antonio Provenzani (Los Angeles 1934) e Romolo Catasta (Londra 1948). Con la fine della seconda guerra mondiale e il periodo della ricostruzione negli anni ’50, vennero poste le basi per uno sviluppo delle attività sportive dell’Aniene nonché di una crescita della sua reputazione a livello nazionale e internazionale e il trasferimento nell’attuale impianto dell’Acqua Acetosa consentì l’inizio di altre discipline sportive come il tennis, il calcetto, la canoa e il nuoto. Ed è impresa davvero ardua sintetizzare in poche righe l’incredibile serie di successi e trionfi che l’Aniene colleziona da allora fino ai giorni nostri. Ma non si tratta solo di traguardi sportivi perché l’Aniene, nel corso di questi anni, diventa sempre più un pezzo della vita sociale di Roma toccando negli anni ’90, il decennio del centenario, uno dei momenti di massimo fulgore testimoniato da una certa ambizione progettuale come “migliorare la situazione economico-finanziaria, potenziare l’attività sportiva ma anche cercare di integrare al meglio l’Aniene nella vita cittadina con una maggiore apertura verso i giovani senza però dimenticare i soci più anziani, quelli che fanno parte integrante ormai della gloriosa storia del Circolo”. Tradizione e innovazione, quindi, è la formula che ha permesso all’Aniene di mantenere immutato il proprio prestigio aprendosi, nello stesso tempo, alle novità e alle energie giovani. E di continuare a infilare successi su successi sportivi come, solo per fare un esempio, la prestigiosa medaglia d’oro nel nuoto di Federica Pellegrini alle Olimpiadi di Pechino del 2008