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Campioni del mondo!

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Il 9 luglio 2006 l’Italia vince per la quarta volta il campionato del mondo di calcio. La finale, che si gioca all’Olympiastadion di Berlino, vede di fronte le rappresentative nazionali di Italia e Francia.

Vantaggio su rigore

I transalpini vanno in vantaggio a soli sei minuti dall’inizio con Zidane che mette a segno un calcio di rigore concesso per un fallo di Materazzi su Malouda. È poi lo stesso Materazzi a pareggiare il conto al 19′ con un gran colpo di testa su corner di Pirlo. La partita si chiude sull’1-1. Si va ai tempi supplementari durante i quali Zidane viene espulso per aver colpito con testata al petto il difensore italiano Materazzi. Alla fine dei supplementari il risultato non cambia pertanto il titolo deve essere assegnato ai calci di rigore.

I piedi di Grosso

Tocca all’Italia cominciare. Per primo calcia Pirlo e segna. Poi per la Francia c’è Wiltord che non sbaglia. Va a segno anche Materazzi con un sinistro rasoterra, mentre il francese Trezeguet calcia sulla traversa. Dopo quelli messi a segno da De Rossi e Del Piero per l’Italia e da Abidal e Sagnol per la Francia il rigore decisivo per gli azzurri è affidato ai piedi di Grosso che segna e consacra la vittoria della nazionale italiana. Al terzo posto si classifica la Germania battendo al Gottlieb-Daimler-Stadion di Stoccarda il Portogallo per 3-1.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".