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Cambiamento climatico, aumenta il cibo tossico

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Un nuovo rapporto dell’UNEP mette in evidenza una serie di importanti questioni ambientali emergenti legati alla salute umana. Primo tra tutti il preoccupante aumento delle malattie dovute alla tossicità dei cibi in tutto il mondo a causa del cambiamento climatico.

Cambiamento climatico, aumenta il cibo tossico

Il rapporto del Programma delle Nazioni Unite (UNEP) individua alcune emergenze, tra cui la minaccia del dilagare dell’aumento di tossicità nei cibi, ma anche la pericolosità della quantità allarmante di rifiuti di plastica nei nostri oceani, sottolineando il ruolo cruciale che le azioni umane possono avere contro l’amento dell’inquinamento da carbonio.

Il rapporto esamina come la siccità e le alte temperature possono provocare l’accumulo, nelle colture, di composti chimici tossici per gli animali e gli esseri umani.

Frumento, orzo, mais e miglio sono tra le colture più sensibili all’accumulo di nitrati, causato da una prolungata siccità dovuta al cambiamento climatico. L’avvelenamento da nitrato negli animali può portare ad aborto spontaneo, asfissia e morte, mettendo in seria difficoltà la vita di piccoli agricoltori ed allevatori. Le forti piogge che rompono una prolungata siccità possono, ad esempio,  provocare il pericoloso accumulo di un altro composto tossico chiamato acido cianidrico o acido prussico nelle colture come lino, mais, sorgo, ciliegie e  mele.

E le malattie che dagli animali passano agli esseri umani sono in forte aumento. Il rapporto mostra come questo aumento è strettamente legato alla salute degli ecosistemi: le attività umane che invadono gli habitat naturali permettono agli agenti patogeni  di diffondersi più facilmente tra il bestiame e quindi arrivare poi agli esseri umani.

Le nuove malattie, dagli animali all’uomo

Negli ultimi anni si è visto l’emergere di diverse malattie di questo tipo. Ebola, influenza aviaria, la sindrome respiratoria in Medio Oriente o il diffondersi del virus Zika. Negli ultimi due decenni, le malattie emergenti sono costate più di $ 100 miliardi. Se questi focolai fossero diventate pandemie, le perdite sarebbero pari a diverse migliaia di miliardi di dollari. Questo quanto afferma il rapporto.

Il rapporto prende inoltre in esame una serie di altri casi che hanno causato perdite e danni agli ecosistemi e propone una serie di strumenti che potrebbero aiutere a gestire questi problemi in futuro prossimo.

 

 

Fonte: Grist.org