Nel pieno dei giorni della Merla, notoriamente i più freddi dell’anno, il caldo record in Italia registra valori massimi impensabili per il periodo: fino a 17/18° al Sud, 15/16° al Centro e 10/12° al Nord. Il caldo resiste e la natura si adegua: susini, mandorli e peschi fioriscono con impensabile anticipo e la siccità non da tregua.
Caldo record, effetto anticiclone
E’ la Coldiretti a commentare gli effetti dell’anticiclone che, nel fine settimana solitamente più freddo dell’anno, registra temperature massime superiori fino a 6 gradi nei valori stagionali, e minime sopra lo zero praticamente ovunque nella penisola. “Secondo la leggenda queste giornate coincidono con i famosi “giorni della merla”, in cui si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine” – “le temperature attuali smentiscono anche i proverbi, dopo un anno classificato come l’anno più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,42 gradi la media di riferimento” (dati Isac Cnr).
Il risultato, indica la Coldiretti, “è che ci sono primule, viole e margherite mentre le mimose sono già fiorite da tempo in netto anticipo rispetto alla festa della donne e nelle campagne si teme una serie compromissione dei raccolti per il possibile prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura”. “Ma – precisa – a preoccupare per i raccolti sono anche le forti infestazioni degli insetti patogeni che proliferano per effetto del caldo fuori stagione. Il 2015 ha sorpassato il 2014 nella classifica degli anni piu’ caldi dove ci sono a seguire il 2003, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000″.
Caldo record. Cambia il clima
“Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura” avverte la Coldiretti. “Anche a livello globale il 2015 è stato l’anno piu’ caldo con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore addirittura -evidenzia- di 0,90 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo, sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre, che rileva le temperature dal 1880”
Fonte: AdnKronos