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Caldara di Manziana, geyser in miniatura nel Lazio

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Caldara

Il Lazio è una regione dalla straordinaria biodiversità e dai tantissimi tesori naturalistici nascosti. Questa settimana vogliamo condurvi proprio alla scoperta di un luogo molto singolare, quasi surreale nella sua veste geologica, e curiosamente ancora poco conosciuto anche tra gli stessi laziali: Caldara di Manziana.

Situata a circa un’ora di macchina da Roma, questa perla naturalistica, dal 1988 area protetta con la denominazione Monumento Naturale di Caldara di Manziana, è inserita nel Parco Naturale del Lago di Bracciano e Martignano.

Caldara di Manziana, un luogo magico

La Caldara di Manziana era già nota agli Etruschi e ai Romani, come dimostra il ritrovamento di parte del tracciato dell’antica strada consolare Clodia, nei pressi del bosco. Gli effluvi solfurei dovettero suggerire agli Etruschi l’immagine di un paesaggio infernale, tanto che qui ritenevano abitasse Mania, il dio degli inferi, da cui deriva il toponimo Manziana. Luogo a dir poco suggestivo, Caldara di Manziana rappresenta oggi, con una estensione di circa 90 ettari e una quota di 260 metri di altitudine, uno dei biotipi più importanti dell’Italia centrale per i suoi aspetti geologici e vegetazionali. Siamo, infatti, all’interno di un antico cratere vulcanico situato nella periferia sud-occidentale dell’antico Distretto Vulcanico Sabatino. Il paesaggio è quasi lunare e l’odore di zolfo permea tutta l’area fino a dare alla testa mentre, dal basso, piccole bollicine accerchiano i nostri piedi che avanzano alla scoperta della solfatara. Sebbene la fase eruttiva del Vulcano Sabatino sia ampiamente terminata, infatti, il calore sotto la crosta terrestre produce ancora dell’energia che determina, in superficie, l’insorgere di piccole bolle di acqua sulfurea che sembrano ricordare tanti piccoli geyser in miniatura che ‘borbottano’. L’emissione di anidrite solforosa, anidrite carbonica e altri gas, dunque, fa gorgogliare l’acqua mineralizzata che si mantiene ad una temperatura di oltre 20 gradi centigradi.

Caldara

Flora e fauna

Da visitare con delle scarpe adatte e impermeabili, il Monumento Naturale di Caldara di Manziana è un ambiente acquitrinoso caratterizzato, dal punto di vista vegetazionale, dalla presenza di praterie umide di una graminacea rarissima, che conferisce all’ambiente un impatto ancora più magico: i Cappellini. La vegetazione, nei pressi della solfatara, è resa ancora più particolare, inoltre, anche dalla presenza di un insolito boschetto di betulla bianca, molto sui generis visto che ci si trova nel cuore di una regione del Centro Italia, a poca distanza dal mare. Si tratta, infatti, di una pianta normalmente diffusa nel Nord Europa e ad alte quote. Come mai allora qui e non in nessun’altra parte del Lazio? Molto probabilmente si tratta di una pianta sopravvissuta all’ultima era glaciale, grazie alla sua migliore capacità di sopportare, rispetto ad altri alberi, le emissioni gassose. Oltre alle betulle, nel bosco troviamo anche castagneti, diversi tipi di querce (soprattutto cerri) e un ricco sottobosco con ginestre. Così come la flora, anche la fauna è molto variegata e spazia dai tassi alle volpi, dai cinghiali agli uccelli fino ad anfibi, rettili e coloratissime farfalle. La presenza di maggior rilievo, però, è costituita dal coleottero Lophyridia littoralis, un insetto che raramente si trova in aree interne rispetto al litorale marino.

Un ambiente da rispettare

Sebbene dei cartelli avvisino che respirare l’aria della solfatara potrebbe essere nocivo per la salute, una breve passeggiata per scoprire e fotografare questi piccoli gayser non implica alcun rischio. Si tratta di un ambiente straordinario, pertanto si raccomanda di rispettare il territorio. Come? Evitando di raccogliere fiori, danneggiare piante o lasciare rifiuti.  Una buona norma di comportamento da adottare è anche quella di evitare di urlare, in modo da non disturbare gli animali, oltre a seguire bene i sentieri per non perdersi.

Cone arrivare

Il Monumento Naturale di Caldara di Manziana è facilmente raggiungibile in auto da Manziana, splendido borgo situato sui Monti Sabatini ad una sessantina di km da Roma.

A circa 5 km dal centro cittadino si giunge a via della Caldara: basta girare a sinistra e proseguire per circa 500 metri lungo una strada sterrata che porta ad un piccolo parcheggio, dove è possibile lasciare l’auto.