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Calcata, capitale della cultura indipendente

Calcata

Una suggestiva immagine del borgo laziale di Calcata

Si è svolta dall’8 al 12 luglio scorso, la seconda edizione di Ad Arte CalcataTeatroCineFestival, manifestazione di teatro, cinema e sperimentazione indipendente che ha ravvivato il caratteristico borgo di Calcata, situato a nord di Roma e ritenuto ormai uno dei rifugi preferiti di molti artisti e intellettuali. Organizzata dall’Associazione Culturale Dillinger, la rassegna ha visto la conferma alla direzione artistica dell’attore e regista Igor Mattei e dell’attrice Marina Biondi.

Ad Arte Calcata, protagonista la cultura indipendente 

Il senso della manifestazione Ad Arte Calcata

Con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Calcata e dell’Ente Parco Regionale Valle del Treja, Ad Arte CalcataTeatroCineFestival è nata con il presupposto di far conoscere e valorizzare il teatro di regia e il cinema d’autore, soprattutto di quelle realtà indipendenti che trovano in momenti del genere l’occasione giusta per mostrare le loro produzioni artistiche. Contestualmente alla kermesse artistica, la rassegna ha inteso promuovere e diffondere l’immagine del territorio di Calcata e del suo caratteristico borgo medievale, già luogo d’ispirazione di diversi artisti e scrittori negli ultimi tre decenni.

Ad Arte Calcata, il programma

Il cartellone della manifestazione è stato particolarmente ricco di appuntamenti di drammaturgia classica e contemporanea, physical theatre, cinema d’autore, teatro di piazza, cinema di denuncia, teatro civile e teatro-danza e si è articolato in due sezioni distinte tra cinema e teatro.

La prima sezione, Absolute I, comprendeva film completamenti indipendenti tra i quali Bianco, con la regia di Roberto di Vito e l’interpretazione di Igor Mattei, Lepre meccanica di Gian Luca Catalfamo, L’ultima zingarata, di Federico Micali e Juri Parrettini, Perfidia di Bonifacio Angius, Franco, un uomo in piedi e la signora vestita di nebbia, di Mimmo Mongelli, Una domenica di Giuseppe Marco Albano e Senza chiedere permesso di Iolanda la Carrubba. La seconda sezione, Embrioni, racchiudeva invece spettacoli sperimentali dai quali sviluppare vere e proprie piéce teatrali. Tra i lavori presentati, La cerimonia di Carlo Benso e Astra Lanz, Puta di Francesco Randazzo, Qvinta di Armando Sanna, Pasquale Scalzi, Riccardo Goretti e Aldo Gentileschi, Game over di Daniele Nuccetelli, Il libro delle ombre di Chiara Carlorosi e Marco Vergati, Sinapsi a cura della Compagnia Circo Amalassunta, M.e.d.e.a big oil di Terry Paternoster, Munne o’ munno differente di Marzia Ercolani e Io sono l’acqua di Roberto Costantini. Parallelamente al festival di cinema e teatro, si è svolta, presso il Palazzo Baronale di Calcata, la mostra Paraskenia, a cura di Francesca Basso, con l’esposizione dei lavori di artisti come Luca Valerio D’Amico, Eduardo Fiorito e Omar Sandrini.

Ad Arte Calcata, il bilancio del direttore artistico Igor Mattei

“Ancora una volta Calcata” – ha dichiarato il direttore artistico Igor Mattei – “con la sua forza misteriosa e prorompente come la natura che la circonda, libera e insofferente alla norma come tutti gli spettacoli e i film che saranno ospitati all’interno della programmazione del festival, si conferma una ‘straordinaria anomalia’. Un luogo unico” – ha proseguito Mattei – “dove convivono la diversità, artistica, sociale e antropologica, insieme al tentativo permanente di ricerca di un altrove realizzabile nel qui ed ora”.

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