Home C'era una volta Butch Ballard, uno stimato batterista d’accompagnamento

Butch Ballard, uno stimato batterista d’accompagnamento

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Il 26 dicembre 1918 nasce a Camden, nel New Jersey Butch Ballard, all’anagrafe George Ballard, uno dei batteristi più stimati della sua epoca per la versatilità e per il talento nel lavoro degli studi di registrazione.

Da Williams ad Armstrong

La prima scrittura importante della sua carriera arriva nel 1942 quando entra far parte dell’orchestra di Cootie Williams con la quale incide alcuni brani per la Capitol. Quattro anni dopo si unisce al gruppo di Louis Armstrong. Tra il 1947 e il 1948 suona con Eddie Davis al Minton’s di New York e guida una propria formazione a Philadelphia.

Secondo batterista di Duke

Entra poi nell’orchestra di Mercer Ellington e nel 1949 diventa il batterista di Count Basie. L’anno seguente viene chiamato da Duke Ellington che per un giro di concerti in Europa aveva bisogno di un secondo batterista da affiancare a Sonny Greer. È ancora con Duke nel 1953 e prende parte a una lunga serie di incisioni per la Capitol compresa la prima versione orchestrale di Satin Doll. Muore il 1° ottobre 2011.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".