Home C'era una volta Buster Smith, il maestro di Bird

Buster Smith, il maestro di Bird

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Il 26 agosto 1904 nasce a Ellis County, in Texas, il sassofonista e clarinettista Buster Smith, registrato all’anagrafe con il nome di Henry Smith

Prof Buster

Soprannominato “Prof” per l’abilità con la quale suona l’alto e il clarinetto, inizia a suonare da autodidatta, anche se negli anni dell’infanzia prende qualche lezione dal fratello Boston, pianista. Nel 1922 debutta nel Voddie White Trio come clarinettista e proprio in questo gruppo passa al sax alto, alternando i due strumenti. Scritturato da diverse formazioni che all’epoca suonano a Dallas, nel 1925 si trasferisce a Oklahoma per far parte dei Blue Devils allora diretti dal trombonista Emir Coleman. Successivamente la formazione passa agli ordini di Walter Page e nel 1926, quando Page, Jimmy Rushing e Hot Lips Page abbandonano l’orchestra per entrare in quella di Bennie Moten, Buster prende la direzione dei Blue Devils che tiene uniti fino al 1933.

L’incontro con Charlie Parker

Nel 1933 accetta di suonare in un’orchestra che opera a Kansas City e che è codiretta da Bennie Moten e George E. Lee. Nel 1935, codirige con Count Basie una piccola formazione estratta dai resti dell’orchestra di Moten, disciolta a seguito della morte del leader, denominata The Barons Of Rhythm. Nel 1936 dopo aver diretto un gruppo sotto suo nome, verso la fine dell’anno suona con Claude Hopkins. Diviene poi l’arrangiatore dell’orchestra di Basie, e suona per un breve periodo con Andy Kirk. Durante l’estate del 1938 anno dirige una sua orchestra della quale fac Charlie Parker. Secondo Ross Russell, Smith è praticamente il primo vero maestro di Bird. Successivamente lavora come arrangiatore per le formazioni di Gene Krupa e Hot Lips Page. Suona poi con Don Redman, Eddie Durham, Snub Mosley e molti altri. Muore il 10 agosto 1991.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".