Gatti ad ogni passo. Tigrati, maculati, neri come la pece. Ghiotti di cibo, smilzi, essenzialmente paciosi. S’inseguono nell’erba saltellando su tetti di case per poi presidiare, forti del loro passo felpato, chiese e mulini rustici disseminati ad ogni metro. Siamo nel bel mezzo de Il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti”, a nord di Bucarest, più precisamente nel verde arioso del Parco Herastrau.
Bucarest, il Museo del Villaggio
Qui a Bucarest il tempo sembra essersi fermato e la cultura e le tradizioni del popolo rumeno sono pronti a deliziare ogni eco viaggiatore sensibile ed attento ad un turismo responsabile, esterno ai circuiti turistici di massa e che faccia leva sulle curiosità più intime del territorio. Vero museo etnografico a cielo aperto, Il Museo del Villaggio è molto di più che un monumento di storia intento a far luce sulle diversità architettoniche dei villaggi rumeni. Qui possiamo ammirare vari tipi di abitazioni e chiesette di legno provenienti da diverse parti della Romania, ma anche tessuti con modelli regionali specifici.
Uno dei musei più antichi d’Europa
Realizzato in un ambiente naturale e considerato uno dei musei più antichi d’Europa, Il Museo del Villaggio deve il suo nome a Dimitrie Gusti, il suo fondatore, nonché il più importante sociologo rumeno della prima metà del Novecento, vero promotore del servizio sociale intenzionato a voler sollevare i contadini dallo stato di arretratezza economica, politica e culturale per trasformarli in cittadini della grande Romania, costruita tramite l’Unione del 1918. Tutti i monumenti sono originali e testimoni concreti dell’esistenza tradizionale rumena, ma nello stesso tempo rappresentano la classica concezione museologica di preservare il patrimonio realizzato.
Da visitare possibilmente in primavera o in estate, stagioni in cui queste case aprono ai visitatori tutte le loro singolarità, e nei fine settimana (quando è più facile imbattersi in eventi folkloristici), il Museo del Villaggio di Bucarest, anche conosciuto sotto il nome di Muzeul Satului, è un’ottima occasione per annusare le zone più remote della Romania di oggi, restando semplicemente in città e andando solo indietro nel tempo sulle ‘orme’ di pelosi a(mici) guardiani.
Per una culturale passeggiata green, affiancata da una salutare pet therapy felina.