Il 7 giugno 1987 muore a Milano il cantante Bruno Pallesi. Ha sessantasei anni ed è stato uno degli innovatori della canzone italiana del primo dopoguerra.
L’aiuto di Natalino Otto
Nato a Milano il 1° gennaio 1921, dopo essersi fatto le ossa nelle balere milanesi e nelle feste studentesche nel 1939 ottiene il suo primo successo con Yo te quiero. Il suo primo estimatore è Natalino Otto che, nel 1944, lo aiuta a entrare nell’orchestra del maestro Carlo Zeme. In breve tempo diventa popolarissimo alla radio con brani come Da te era bello restar, Pino solitario, Amore amore amor, Chattanooga e Serenata a Vallechiara.
Da cantante ad attore
A partire dalla seconda metà degli anni Quaranta affianca all’attività di cantante anche quella di paroliere. Nel 1955 partecipa al Festival di Sanremo presentando Cantilena del trainante, Che fai tu luna in ciel e Sentiero tutte in coppia con Jula De Palma, e Canto nella valle, in duo con Nuccia Bongiovanni e replicata da Natalino Otto, che si piazza al terzo posto. Ormai più impegnato come autore che come cantante, nel 1960 partecipa sia al Festival di Milano con Non voglio perderti che alla Sei Giorni della Canzone, con Voglio. Abbandona poi le scene e lavora soltanto come autore. Nel 1975 gli viene affidata l’organizzazione del Festival di Sanremo di quell’anno.